Us Catanzaro 1929, giallorossi al lavoro individuale in attesa del secondo tampone. Contrasti e tensioni in Legapro

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Carlo De Risio, centrocampista
  03 giugno 2020 21:00

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Prosegue senza intoppi la ripresa degli allenamenti della truppa guida dal tecnico Auteri. Ancora lavoro individuale per Corapi e compagni sul prato verde del "Mirko Gullì", ma nei prossimi giorni è previsto il secondo tampone che definirà i risultati definitivi relativi al Covid-19. Se anche la seconda prova sarà negativa allora arriverà il via libera per gli allenamenti collettivi.

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Tutti presenti al PoliGiovino, tranne il bulgaro Atanasov, atteso nelle prossime ore. Candeline per Carlo De Risio e che oggi compie 29 anni. Al centro del lavoro dello staff atletico, potenziamento e fiato, essenziali per ricominciare a trottare in campo.

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Intanto, la situazione della Serie C si complica. Continua il botta e risposta tra il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, e i club che hanno richiesto l’Assemblea della terza serie prima del Consiglio Federale della Figc (in programma l’8 giugno). 

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Oggetto del contendere, al momento, la data dell'Assemblea stessa che, per regolamento, può essere convocata almeno una settimana dopo la richiesta. E visto che quest’ultima risale all’1 giugno, i club speravano che l'incontro si potesse tenere, in forma telematica, nella mattina di giorno 8, poche ore prima del Consiglio Federale. Troppo tardi - fa sapere Tutto C - invece, per giorno 7, nel quale si potrebbe svolgere solo una riunione informale.

Il numero uno della Lega Pro, nella giornata di ieri, avrebbe risposto ai team che non vi è la materiale possibilità di svolgere correttamente le due riunioni nello stesso giorno. Di parere opposto gran parte dei club che avevano richiesto l’Assemblea e che hanno accusato Ghirelli, in un'altra lettera, di non voler convocare l'Assemblea.

Alcuni club avrebbero chiesto chiarimenti in merito all'ultimo Direttivo dal momento che sarebbe stata effettuata una votazione (quella su promozioni delle prime e retrocessioni delle ultime) senza prima la convocazione dell'Assemblea. E in contrasto, secondo i club sul piede di guerra, da quelle che sono le disposizioni dell'Uefa che chiederebbe la disputa di playoff e playout a tutti i club coinvolti, evitando promozioni e retrocessioni dirette.

Insomma, un caso finito addirittura sulla scrivania del ministro dello Sport Spadafora e su quella del presidente del Coni, Malagò. Parte dei club di C in questione, infatti, ha inviato una diffida per non permettere alla Figc di prendere decisioni sulla Lega Pro prima dello svolgimento dell'Assemblea. Con quest'ultima tutta ancora da convocare e nella quale si prospetterebbe anche la richiesta di sfiducia al presidente Ghirelli. Una guerra a colpi di carte bollate, al momento, ma che si annuncia senza esclusione di colpi.

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