Us Catanzaro 1929, gli Ultras alla Società: "Cuore e passione per tornare al nostro blasone"

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

La giornata inizia così, con un lungo striscione esposto nei pressi dei botteghini dello stadio "Ceravolo" dove campeggiano due imponenti graffiti che riproducono gli striscioni ULTRAS e MASSIMO.

Il messaggio recapitato alla Società dagli Uc '73 è chiaro: "Conti in ordine e bilancio fiorente non bastano per essere una Società vincente, cuore e passione per tornare al nostro blasone".

Qualche ora dopo, di quello striscione non c'è più traccia. Secondo alcune fonti qualcuno lo avrebbe rimosso ma a quanto pare questa trovata del gruppo storico della Cmc non è stata gradita dalla proprietà.

Eppure, si tratta di un pensiero più che legittimo espresso in modo civile che riflette peraltro il parere della gran parte della tifoserie delusa da un'altra stagione calcistica di Serie C senza grandi sussulti.

In città da tempo cova un malessere strisciante verso questa proprietà da cui ci si aspettava molto di più ma fino ad ora non è mai montata una vera a propria contestazione.

In tanti ritengono che questa proprietà vada sostenuta, aiutata ma anche sollecitata. E gli ultras hanno semplicemente interpretato uno stato d'animo obiettivamente più che condiviso.

Ora sta alla Società dare risposte e fare ancora una volta chiarezza sugli obiettivi futuri. Nelle ultime ore qualcosa lascia pensare che in via Gioacchino da Fiore si stia riflettendo a 360 gradi ma non ancora è venuto fuori nulla di ufficiale.

Intanto, la Società e il suo presidente Floriano Noto si stringono intorno alla famiglia Cosentino vittima di una tragedia improvvisa che ha provocato la perdita dell'ex patron delle Aquile, Giuseppe Cosentino, deceduto all'improvviso a causa di una complicazione post-operatoria.

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