Us Catanzaro 1929, i fischi di Vibo e una squadra che non trova una identità

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Sostenitori del Catanzaro a Vibo
  12 dicembre 2019 21:04

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Due stati d’animo differenti quelli di Grassadonia e Modica alla fine del match di ieri. Il tecnico del Catanzaro, rammaricato per l’occasione persa non ha esitato a difendere la propria squadra per l’impegno e la volontà mostrati nell’arco del match. 

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“È stato un peccato non portare a casa la partita – ha commentato l’allenatore dei giallorossi - . Non abbiamo finalizzato quattro occasioni da goal, ma per il resto la squadra ha dato tutto. Nel secondo tempo la Vibonese ha spezzettato molto il gioco, ma è stata una partita che potevamo vincere anche in parità numerica”. 

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Il tecnico dei rossoblù entra negli spogliatoi con il sorriso sulle labbra: “Uscire dal campo con un applauso per uno 0-0 non capita spesso – ha osservato Giacomo Modica -. La gente ha apprezzato il cuore e la volontà di non risparmiarsi. È un riconoscimento ai ragazzi che hanno cercato di dare vita ad una partita importante contro una squadra forte. È stata una gara intensa e sono contento dei ragazzi. Era importante dare continuità ai risultati”. 

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Vibonese in 10 uomini per circa un’ora e Catanzaro che non riesce a sfruttare la superiorità numerica, prigioniera di un sistema di gioco ancora tutto da capire, poco fluido, che spesso si caratterizza per i lanci a scavalcare il centrocampo. Rossoblù che non impressionano più di tanto ma hanno il merito di non disunirsi, malgrado il cartellino rosso rimediato da Preziosi che rende tutto più difficile. Tre punti persi per le aquile, un punto guadagnato per la Vibonese che infatti viene applaudita dalla propria curva.

Dal settore ospiti piovono molti fischi. I circa 750 supporters giallorossi non gradiscono né la prestazione, né il risultato. Cresce a vista d’occhio il malumore nei confronti società e staff tecnico. La gara delle aquile, in effetti, non fa ben sperare per il futuro e ha confermato una squadra irriconoscibile che ha nella pessima prova di Kanoute la fotografia della giornata. 
Alla fine, un punto per uno, e un saltello in classifica per entrambe le formazioni. Le aquile escono dal campo imbattute ma totalizzano 5 cartellini gialli: Fischnaller, De Risio, Nicastro, Martinelli e Tascone. 

Chiusa la pagina del recupero, subito a lavoro, in vista dell’ultima partita del girone d’andata, in programma domenica prossima, al “Ceravolo”, contro il Picerno. Maita e compagni hanno svolto la seduta pomeridiana d’allenamento a porte aperte, presso il Federale. Ancora alle prese con gli infortuni, Celiento, Pinna, Casoli e Quaranta. Domani, a porte chiuse, al PoliGiovino. Per Grassadonia sta per arrivare la prova Picerno per riportate il sorriso sul volto dei tifosi. 

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