Di seguito una nota stampa del club Adriano Banelli.
"25 maggio 2024 si è concluso con un triste epilogo il nostro campionato, qualcuno ha parlato di un sogno spezzato, quel sogno che è diventato realtà quel 7 luglio 2017 quando il nostro amato Catanzaro finisce finalmente nelle mani della famiglia Noto.
Da qual giorno il sogno diventa costante e si rafforza sempre di più spazzando via anche gli eventi più sfortunati oppure le maldestre decisioni arbitrali per le quali siamo stati offesi, maltrattati e puniti come nella semifinale playoff contro il Padova nel maggio del 2022
Ma quel sogno di ritornare ad essere grandi è aumentato giorno dopo giorno, partita dopo partita sino al campionato vincente della serie C dell’annata 2022-2023 dove la nostra squadra ha vinto tutto quello che c’era da vincere, stracciando tutti i record possibili ed immaginabili lasciando agli altri l’onore ed il piacere di disputare i playoff.
Abbiamo affrontato la serie B dopo la bellezza di 18 anni dal momento che l’ultima nostra apparizione nella serie cadetta risale al 2006 con due campionati disputati a dir poco vergognosi e l’abbiamo affrontata con la consapevolezza che nulla sarebbe stato facile ma allo stesso tempo avevamo il nostro grande sogno nel cassetto e cioè quello di ritornare nel calcio che conta, quello di dimostrare ancora una volta che il Catanzaro ci sarebbe stato come sempre a rappresentare la Calabria intera grazie all’entusiasmo ed alla professionalità sportiva e societaria.
Diciamo la verità la nostra squadra non poteva dare di più, tre gare in sette giorni (in special modo i 120 minuti giocati contro il Brescia) hanno lasciato i segno dal punto di vista psico-fisico aggravato pure dalla sfortuna di aver perso parecchi calciatori per infortunio nel momento cruciale della stagione alla vigilia dei playoff.
Un campionato quello appena finito da annoverare negli annali della storia del calcio italiano per il gioco della squadra, grazie alla sapienza tattica di quel grande condottiero che corrisponde al nome di Vincenzo Vivarini, giudicato da quasi tutti glia addetti ai lavori come il più bel calcio espresso, un calcio praticato alla perfezione da tutti i nostri calciatori con in testa l’orgoglio catanzarese Iemmello, che ha letteralmente trascinato i propri compagni che hanno dimostrato attaccamento e amore alla maglia indossata; un calcio che ha portato un entusiasmo incredibile fuori dal normale riportando allo stato intere famiglie a partire dai nonni, padri, donne e bambini che hanno fatto rivivere gli anni più belli del passato che negli ultimi tempi erano scomparsi.
Un capitolo a parte meritano i nostri impareggiabili tifosi, catanzaresi e calabresi di tutto il Nord, che sotto la guida dei “fantastici UC 73” hanno riempito e colorato con gioia e passione tutti gli stadi d’Italia ricevendo il plauso dei tifosi avversari nonché dei commentatori televisivi.
Il nostro sogno non è finito anzi si è rafforzato, si è tatuato nel nostro cuore ancor di più la consapevolezza che la storia la porteremo sempre avanti, comunque andranno le cose perché essere tifosi del Catanzaro ed avere nel cuore e nella mente la maestosa “Aquila” è un privilegio di cui solo noi possiamo glorificarci".
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