Us Catanzaro 1929, il ds Cerri ai saluti. Il tecnico Calabro e il dg Foresti incontrano la proprietà

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Massimo Cerri non è più il direttore sportivo del Catanzaro. Ad ufficializzare la notizia lo stesso dirigente piacentino incrociato nel pomeriggio nella sede di via Gioacchino Da Fiore a sistemare le ultime cose.

“Voglio ringraziare e salutare tutti – ha detto il dirigente sportivo - tornerò certamente a Catanzaro per vedere qualche partita ma per il momento le nostre strade si separano. È stata una bella esperienza lavorare qui – ha sottolineato il signorile dirigente emiliano - ma pur avendo un altro anno di contratto ho deciso, in accordo con la Società, di lasciare l’incarico”. 

Un addio quasi annunciato quello di Cerri determinato anche da una campagna di gennaio non proprio all’altezza che ha sollevato numerose critiche nei suoi confronti. Ancora da individuare il nome del suo successore.

Ora tocca a mister Calabro, titolare di un altro anno di contratto, capire se proseguire l’avventura sui Tre colli o se andare altrove, magari a Trieste, dove ha già pronto un biennale.

Il tecnico di Melendugno è arrivato questa mattina ed ha raggiunto nella sede del sodalizio giallorosso il presidente Floriano Noto, il fratello e vicepresidente Desiderio e il direttore generale Diego Foresti.

L’incontro è tutt’ora in corso e durerà a lungo, forse anche giorni. Si sta discutendo della prosecuzione del progetto tecnico ma anche di questioni contrattuali del mister e del direttore generale.

Dal canto suo, il dg Foresti, intercettato fuori per una boccata d’aria, è apparso sereno e fiducioso, ma non si è sbilanciato più di tanto.

Così come lo stesso Calabro, qualche minuto più tardi, ha fatto intendere che c’è ancora da lavorare per trovare la quadra ma è apparso possibilista. 

La panchina del Catanzaro stimola molto il tecnico salentino e la continuità progettuale rappresenta una sfida entusiasmante.

È evidente che si devono realizzare alcune condizioni per proseguire in sintonia e con obiettivi chiari.

Ed è quello che la tifoseria giallorossa si aspetta da una Società che silenziosamente sta facendo i suoi passettini in avanti.

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