di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Quando si vince va sempre tutto bene ma il mister invita a stare con i piedi per terra. “Il percorso intrapreso - ha detto – è un mattoncino che butta giù le fondamenta di un casa da costruire ma è un percorso a medio lungo termine”.
La filosofia di Grassadonia sembra prendere corpo e si concentra tutta qui: lavoro, applicazione e concetti di squadra. I calciatori sembrano infatti aver ritrovato quel sorriso e quella serenità che avevano smarrito dopo le prime giornate di campionato che mascheravano tutta una serie di problematiche interne allo spogliatoio.
Mister Auteri, indiscutibile sotto il profilo tecnico-tattico, è pur vero che aveva perso quell’appeal tra i calciatori e le cose lentamente erano andate peggiorando. Clima sempre più pesante e risultati che iniziavano a venir meno con prestazioni preoccupanti di una squadra che dava sempre più l’impressione di voler mollare.
Dopo la brutta sconfitta interna con il Potenza la società decide di cambiare assumendosi dei rischi. Grassadonia arriva in un clima a dir poco scettico, in parte anche motivato dall’esonero di Auteri, allenatore molto apprezzato sui tre colli, e la frattura totale tra società e tifosi è molto vicina. Il calo degli spettatori è evidente.
Ma accade quello che non ti aspetti. Il tecnico salernitano, senza troppe parole, lavora a testa bassa e dopo la prima sconfitta di Bari e il pareggio interno con il Rende rimette lentamente le cose a posto e traghetta il Catanzaro da una crisi apparentemente irreversibile ad una rinascita di risultati: 8 punti in cinque partite e il passaggio agli Ottavi di Coppa Italia di serie C.
Del gioco del primo Auteri non c’è più traccia e si passa ad un più guardingo 3-5-2 molto concreto che Grassadonia decide di provare nella partita interna contro l’Avellino. Il suo coraggio viene premiato e il Catanzaro vince per 3-1. E’ il primo vero segnale di cambiamento messo in campo dal mister. Che fa un meticoloso lavoro psicologico tra i calciatori finalizzato a ricostruire un gruppo ormai demoralizzato. Tutto lascia pensare che ci stia riuscendo. L’esultanza dei calciatori sui gol di domenica scorsa la dicono lunga sulla carica e sulla soddisfazione.
Il pubblico ha gradito molto soprattutto l’impegno e l’abnegazione e la società ha risposto altrettanto bene riaprendo le porte degli allenamenti ai tifosi. Ora che sono rientrati nel gruppo anche De Risio e Bianchimano il mister potrà fare tutte le sue scelte e guardare al futuro con maggiore tranquillità. Le prossime 4 partite che chiudono il girone d’andata sono molto importanti. Dopo Vibo, arriverà la Ternana, poi le aquile andranno a Pagani, e per chiudere il 15 dicembre arriva il Picerno. Si riparte da Teramo il 22 dicembre e si riprende il 12 gennaio in casa con il Bisceglie.
Nel frattempo, gennaio è il mese del mercato di riparazione. Sarà il momento in cui il Ds Pasquale Lo Giudice dovrà fare le scelte di mercato, in entrata e in uscita, in linea con i piani societari. Le prossime 4 partite daranno più di una indicazione sul prossimo futuro.
Ma Grassadonia ora guarda dritto alla Vibonese, squadra molto ostica che sta facendo bene. E seppur tra tifoserie storicamente amiche, il derby della vecchia provincia è una partita sempre unica nel suo genere.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736