di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
“Comprensibile la delusione della tifoseria ma è sproporzionata rispetto alle potenzialità della squadra”. A parlare è Luca Esposito, giornalista sportivo ed esperto di calcio mercato, soprattutto di serie C. La pausa natalizia serve a fare un bilancio della prima parte della stagione e delle possibili mosse nel mercato di "riparazione".
Il noto giornalista di Nocera spiega: “Il Catanzaro senza dubbio può lottare per i play-off ma studiando a fondo le varie rose del girone, posso dire che le Aquile non sono una squadra fatta per vincere il campionato. Nel Catanzaro a mio avviso mancano fin dall’inizio un attaccante in doppia cifra, un centrocampista di grande spessore che affianchi Maita, e un uomo d’ordine in difesa che dia maggiore sicurezza al reparto. Per queste ragioni non ho mai inserito i calabresi tra le pretendenti alla vittoria finale del torneo”.
Molto chiaro il giornalista campano che conosce bene sia Auteri, per aver allenato la Nocerina, che Grassadonia, già tecnico della Paganese.
Domenica scorsa la serie C non è entrata in campo per lo sciopero indetto dalla Lega e ora è a riposo per le vacanze natalizie. Ma con un occhio è sempre aperto al mercato che apre i battenti a gennaio.
Momento molto delicato per il Catanzaro caratterizzato da un clima di grande sfiducia della tifoseria nei confronti della società e del suo allenatore, confermato di recente alla guida delle aquile. L’eliminazione casalinga dalla Coppa Italia di serie C e il forte ritardo in campionato hanno deluso molto le aspettative. La tifoseria desiderava il gran ritorno di Gaetano Auteri in panchina ma la società lo ha escluso categoricamente con una nota stampa in cui ha confermato la fiducia al suo successore.
“Grassadonia è una grande tecnico – prosegue Esposito - e aspettava la serie B. È un allenatore di categoria superiore ma è evidente che operare in una piazza depressa dai risultati non è affatto facile. A questo punto, il Ds Lo Giudice dovrà muoversi sul mercato anche in funzione del suo gioco e cercare di accontentarlo. Prima di lui, Auteri aveva una filosofia di calcio diversa ma entrambi gli allenatori hanno nelle corde il possesso palla e la manovra. Sicuramente il tecnico salernitano ama curare di più l’aspetto difensivo. Ovvio che questa squadra, per come è costruita, subisce una limitazione con il 3-5-2 anche se nel calcio – sottolinea Esposito - sono i giocatori che fanno la differenza".
E qui entra in gioco la dirigenza e la linea adottata in fase di costruzione della squadra. “E’ una società che non ha grande esperienza in questo mondo e magari può accusare il colpo legato ai risultati e alla reazione della piazza ma spesso nel calcio non funziona come in altri settori. In questa categoria spendere è alla base del successo”.
Poi aggiunge: “La Reggina a mio avviso sta facendo un campionato aldilà delle aspettative e il suo allenatore Toscano sta lavorando molto bene. La Ternana invece rappresenta la vera delusione del girone perché possiede la rosa migliore. Probabilmente in questo caso la differenza la stanno facendo gli allenatori. Penso che il campionato sia nelle mani degli amaranto e solo loro possono perderlo. Toscano deve essere bravo a gestire il momento di calo che prima o poi arriverà, ma il distacco mi sembra consistente”.
Per quanto concerne il calcio mercato “non vedo grandi colpi all’orizzonte. Alcune squadre cercheranno di completare le rose che devono fare i play-off: Bari e Ternana su tutte. La Reggina non farà granché. Potenza disputerà i play-off e forse prenderà Marcheggiani, attaccante del Rieti. Il presidente è un passionale ma non la vedo favorita. Il Monopoli è una bella sorpresa. Il Catanzaro farà qualche ritocco. Il mercato degli attaccanti è sempre un po’ limitato a gennaio. Di Piazza potrebbe lasciare Catania, in crisi societaria, e accasarsi altrove magari, chissà, proprio a Catanzaro”.
Per quanto riguarda lo sciopero indetto dalla Lega di serie C Esposito afferma e conclude: “Totalmente d’accordo con l’iniziativa adottata dal presidente Ghirelli e con le 60 squadre che hanno aderito. Non mi sembra giusto che le squadre di serie A abbiano la stessa fiscalizzazione delle squadre di serie C, aspetto che rende tutto più difficile per le società di questa categoria, vittime di gestioni ultra costose che inducono i presidenti ad abbandonare. Sono comunque dell’avviso che eventuali somme risparmiate debbano essere reinvestite nel settore giovanile”.
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