Us Catanzaro 1929, mister Calabro avverte: "Metterò in campo la formazione migliore, voglio evitare complicazioni"

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Il tecnico del Catanzaro Antonio Calabro alla vigilia della partita con il Trapani

La conferenza stampa alla vigilia del match con il Trapani

  03 ottobre 2020 16:18

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

"Metterò in campo la formazione migliore, non voglio andare incontro a complicazioni".

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È sereno ma molto concentrato il tecnico del Catanzaro Antonio Calabro alla vigilia del match con il Trapani al Ceravolo. Le notizie che giungono da Trapani di una eventuale mancata presentazione dei granata non scompongono il mister che invece richiama il gruppo all’attenzione e lo fa attraverso la conferenza stampa di questa mattina nella sede della Società.
 
"Dobbiamo essere pronti. Per me domani si gioca. Ho preparato la partita sicuro e convinto di giocare. Ci siamo allenati appena siamo tornati da Verona. È inutile dirvi l’incognita e le preoccupazioni che una partita di questo tipo può riservare. La squadra ha sulle gambe 120 minuti ed avere euforia che potrebbe sfociare in pressapochismo e superficialità, e questo non deva accadere e non accadrà perché i ragazzi sono professionisti. Loro non vorranno rinunciare per evitare la radiazione". 

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E afferma: "Sull’aspetto mentale vorrei dire alcune cose. Per noi che viviamo di calcio quello cha abbiamo fatto a Verona è una cosa bella ottenuta con problematiche inziali e nel corso della gara. La sensazione che ho avuto quando la sera mi hanno chiamato per dirmi che è tornato l’entusiasmo e la gente inizia a rispecchiarsi in questa squadra è una cosa da non sottovalutare. Questa fiamma che abbiamo acceso con la partita di Coppa deve diventare un’esplosione". 

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Poi dice: "È vero che dobbiamo dimenticarci per pensare al Trapani ma, non dobbiamo cancellare quello che abbiamo acceso. È evidente che il calcio di mercoledì scorso al Bentegodi è un altro calcio rispetto al nostro campionato".

Sul modulo tattico spiega: “Nel 3-5-2 ho sempre avuto un interno di squilibrio che ha una propensione più offensiva rispetto a quello di un 3-5-2 normale. È una soluzione per prendere la squadra più alta e per accompagnare le due punte. Questa squadra non è ancora pronta per difendere a due, ma ci arriveremo. Immagino un triangolo di centrocampo a vertice basso o alto.

E spiega meglio: "Prima di tutto serve lavorare e cooperare tra calciatori. Deve diventare una squadra a livello fisico e tattico e mentalmente deve volere l’obiettivo. Così come è avvenuto Verona dove la squadra aveva in testa di passare il turno. Nel calcio di oggi tutti devono fare tutto. Carlini e Corapi ad esempio hanno qualità nell’ultimo passaggio e nella giocata e se questa qualità viene sfruttata vicino alla porta è molto meglio".

Poi torna su Potenza: "Ci sono stati degli errori. Il gol subito dopo 57 secondi se sei una squadra viene superato. Ce lo siamo detti il giorno dopo soprattutto con i giocatori più esperti".

L’arrivo di Altobelli rinforza la mediana: "Sì vero, Altobelli abbina quantità e qualità". 

E su Riccardi: "Due anni fa ha subito un infortunio nel pieno della sua crescita e giocava titolare nel Lecce di Liverani come difensore centrale di una difesa a quattro sul centrosinistra. È normale che per un giocatore non di piede sinistro solo le partite possono dare l’input migliore per verificare la migliore posizione". 

E conclude sul mercato: "Ritengo che se chiudiamo queste due, tre operazioni, compreso Baldassin, siamo a posto".

 

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