Il mister prima ricorda Ferrigno
17 ottobre 2020 19:55di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"Sono giorni difficili. È venuto a mancare Fabrizio Ferrigno e so che per la piazza, la città è stato un giocatore importante. Per me è stato un compagno di squadra straordinario con il quale abbiamo condiviso tante esperienze. È stata una perdita inaspettata".
Il tecnico del Catanzaro Antonio Calabro apre così la conferenza stampa svolta oggi pomeriggio allo stadio Ceravolo, alla vigilia della gara contro il Foggia.
Poi spiega: "Abbiamo fatto quasi una settimana intera di lavoro e abbiamo toccato situazioni tattiche che ancora non erano state toccate".
Sulla gara di Vibo osserva: "Abbiamo fatto una grande prima parte del primo tempo ma non abbiamo concretizzato. Ci vuole lavoro, tempo pazienza. Bisogna migliorare tutti sotto l’aspetto fisico, tecnico, tattico. Dobbiamo far sì che quando spingiamo il piede sull’acceleratore dobbiamo concretizzare il più possibile e conservare il più a lungo il risultato. Ho visto Viterbese-Bari e i galletti non aveva fatto bene come noi nel primo tempo, eppure avevano segnato 3 volte. Poi, ci sono anche gli avversari che oggi hanno fatto un grande risultato".
L’avversario di domani "Il Foggia ha un Dna molto chiaro. È una squadra che basa il suo gioco sulle verticalizzazioni, sulla ricerca delle seconde palle, è un calcio caratteriale e non cambia strategia anche in inferiorità numerica. Sappiamo che partita ci aspetta. La chiave per vincerla sta lì dove ho detto: Quando la squadra crea i presupposti deve riuscire a concretizzare. Bisogna badare a piccoli particolari. Facendo questo lavoro diventeremo una squadra con le sue caratteristiche di fronte a qualsiasi avversario".
E aggiunge: "Di Piazza e Casoli sono rientrati e hanno recuperato dagli infortuni. Devo capire se mi possono dare una mano fin dal primo minuto o a partita in corso. La squadra al completo l’abbiamo avuta da una quindicina di giorni. Ci vuole tempo e non ho mai detto qualcosa di diverso. Sono convinto che daremo molte soddisfazioni a questa piazza".
Molto chiaro su Martinelli: "E un giocatore importante per me per la società e diventerà fondamentale nel momento in cui saprà capire quando è il caso di fare alcune giocate e quando non farle. Io non abbandono i giocatori che commettono errori, c’ho parlato ed è molto incattivito perché sa di aver sbagliato ma deve diventare perfetto".
Pubblico allo stadio "Fa molto piacere anche se non vedo l’ora di avere la Curva piena e lo stadio pieno. È fondamentale che ci sia di nuovo quel calore in casa e fuori. Conosco bene questa piazza e so che valenza ha il suo pubblico".
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