di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Ho trovato una società di alto spessore ed è stata una simbiosi immediata che mi fa bene sperare per il futuro. E' un progetto che cercavo anche perchè sono innamorato del sud Italia per la passione calcistica".
Sono le parole di Vincenzo Vivarini, nuovo allenatore del Catanzaro subentrato all'esonerato Antonio Calabro, durante la conferenza stampa di presentazione svolta presso la sede del sodalizio giallorosso.
Con lui, lo staff composto dal Secondo, Andrea Milani, dal preparatore dei portieri Fabrizio Zambardi e dal preparatore atletico Antonio De Fosco.
"Per un allenatore - afferma il tecnico - è importante avere la possibilità di sviluppare in campo le proprie idee e vedere il calcio. Non ho la bacchetta magica e ci vuole un pò di tempo. il calcio è un gioco e bisogna divertirsi, e ti diverti quando fai risultato e quando esprimi un gioco consono ad ottenere la vittoria. Ho uno staff che lavora tantissimo, staremo in campo dalla mattina alla sera".
Poi dice: "Siamo motivati e abbiamo rabbia dentro. Nell'ultimo anno non abbiamo potuto sviluppare tutte le nostre potenzialità. Siano concentrati e abbiamo voglia di far bene. La squadra non è tranquilla. Ho ho detto di avere molta autostima, non è tutto negativo e qui non siamo in una situazione di rischio retrocessione o disastro assoluto. Ci sono dei valori a livello individuale e si può dare di più. Bisogna andare a cercare le motivazioni che hanno impedito l'espressione di tutte le potenzialità. Bisogna capire se si tratta di un problema mentale, fisico o tattico. C'è tanto da fare".
E ancora: "Ho detto alla società e alla squadra di guadagnare tempo e fare risultato contro il Foggia. Dobbiamo avere la capacità di capire qual'è la situazione reale e dove intervenire. E' un progetto a lungo termine. il campionato è difficile e non c'è solo il Catanzaro. Ci sono società attrezzate e magari più equilibrate. Si può anche intervenire con soluzioni interne ma è chiaro che bisogna costruire con un tassello alla volta una mentalità diversa".
E ribadisce: "L'errore più grande che si può fare è distogliere lo sguardo dalla squadra. Bisogna vivere la piazza come linfa vitale ma non perdere la concentrazione. Bisogna avere la capacità di far qualsiasi cosa in funzione del bene della squadra. Se sono qui è perchè ci sono dei problemi ma tutto può dare una mano per risolverli".
E prosegue: "Lavoro tantissimo con gli attaccanti. Quelli con cui ho parlato di più oggi sono proprio loro. Da Teramo a Bari ho avuto sempre grandi attaccanti. La classifica la fanno loro. Se riusciamo a coordinarli e motivarli ne va a giovare tutta la squadra. La batteria che abbiamo è importante. Cianci, Curiale, Vazquez sono giocatori prestanti e dinamici e di qualità. Li ho visiti giocare sempre in modo individuale e qui lavorerò per farli lavorare insieme in funzione dell'altro. Devono fare reparto e dare forza a tutta la squadra".
E aggiunge: "Quando si subentrasi deve avere l'intelligenza di mantenere le cose positive, non toccarle e chiaramente con il tempo intervenire sul progetto tecnico e anche tattico. Il discorso importante è quello di fare andare bene gli attaccanti. ma si fa un passo alla volta per non creare ancora più problemi.
E spiega: "Ci vuole tempo per capire cosa non va. Le variabili sono tante. La società mi ha chiesto di fare le cose fatte per bene. Dobbiamo essere competitivi e crescere come struttura di squadra, di progetto tattico e di organizzazione. Ho trovato una società importante che ha una professionalità notevole e mi ha chiesto di portala anche nella squadra".
Ha parlato anche Il direttore generale Diego Foresti: Le responsabilità sono tante, è chiaro che è una delusione, un fallimento quando ti ritrovi a novembre a fare un cambio allenatore. Personalmente sono molto amareggiato perchè siamo partiti insieme al mister facendo un gran lavoro e abbiamo ottenuto un traguardo difficile da conquistare".
Poi ricorda: "Abbiamo confermato lo zoccolo duro che ci aveva dato soddisfazione partendo dalla difesa che ha fatto benissimo. Con il ds Pelliccioni abbiamo costruito una squadra per cercare di colmare le lacune. Abbiamo cercato di mettere giocatori importanti e la società che ci ha sempre assecondato. E' chiaro che poi è il campo che da la certezza".
Il Bari ci prova da anni e spende molto di più do noi ma non ci riesce. L'Avellino e il Palermo fanno lo stesso. Non è scritto che se più spendi più vinci. Oggi siamo in difficoltà perchè abbiamo cambiato e ci sentiamo la responsabilità addosso ma per me è un grande stimolo per fare meglio. Solo cercare di creare insieme un gruppo e una squadra.
E ammette: "Sappiamo bene che paga sempre l'allenatore con il proprio staff, ma ognuno di noi deve farsi un esame di coscienza per capire cosa non ha fatto. I ragazzi sono i primi responsabili. Siamo andati scemando con prestazioni al disotto delle nostre potenzialità e abbiamo dovuto prendere decisioni non facili. Il lavoro di mister Calabro è stato davvero un ottimo lavoro. Li ringrazio a nome di tutta la società".
E conclude: Da oggi inizia una nuova era con mister Vivarini. Sotterriamo l'ascia di guerra. Mettiamo tutto da parte per il bene del Catanzaro. Non prendetemi per pazzo se vi dico che ci vuole tempo. Non è facile subentrare dopo 16 mesi di un altro allenatore. Sappiamo dove abbiamo sbagliato e confidiamo in mister Vivarini e non è qui perchè qualcun altro non ha accettato. E' quello che ci ha soddisfatto di più".
PROSSIMO TURNO
SERIE C GIRONE C - DICIASSETTESIMA GIORNATA
CATANZARO vs Foggia in programma domenica 5 dicembre alle ore 12.00 allo Stadio comunale "Nicola Ceravolo" di Catanzaro.
Arbitro dell'incontro: Federico Fontani di Siena; assistenti: Alessandro Maninetti di Lovere e Massimo Salvalaglio di Legnano; quarto ufficiale: Quarto ufficiale, invece, sarà Daniele Virgilio di Trapani.
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