di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Ripresi i lavori dell’Us Catanzaro 1929, sotto la guida di mister Grassadonia. Il gruppo si è ritrovato nel primo pomeriggio, presso il campo B dello stadio Nicola Ceravolo. Assenti, Elizalde e Bayeye per le festività natalizie: in Uruguay, il primo, in Francia il secondo.
Il secondo portiere Adamonis invece è tornato a Roma, presso la casa madre Lazio, che lo girerà in prestito ad un altro club. Non si è visto neppure Aimone Calì colpito dall’influenza.
Mentre Pinna e Quaranta hanno lavorato in palestra con il preparatore atletico. Per i due difensori di fascia sinistra si tratta di semplici infiammazioni.
Aggregato alla prima squadra, Vincenzo Furina, attaccante della Berretti. Tutti gli altri hanno svolto una seduta di lavoro ordinaria basata su lavoro atletico e poi con il pallone. Nella prima fase i giocatori sono stati divisi per reparto e hanno eseguito una serie di variazioni con il cronometro. Poi, si sono dedicati al circuito.
A bordo campo, anche il Ds Pasquale Lo Giudice che ha seguito con attenzione la seduta di lavoro. Il responsabile dell’area tecnica delle aquile è alle prese con il calcio mercato che avrà inizio il 2 gennaio, e prima della fine dell’anno terrà una conferenza stampa. Il Ds non parla da molto tempo a causa dell’inibizione inflitta dalla Lega. Sarà l’occasione buona per fare il punto sulla squadra, un bilancio provvisorio del campionato, ma soprattutto si parlerà di mercato.
Quali saranno gli obiettivi della società nel girone di ritorno. Senza dover ricorrere a particolari fonti, il Catanzaro tenterà di non buttare al vento la stagione calcistica in corso. Svanito l’obiettivo primo posto, ormai saldamente nelle mani della Reggina, le aquile guarderanno ad un buon piazzamento nei play-off, ma quest’anno hanno davanti Bari, Ternana, Monopoli e Potenza.
Le prime due compagini sono di gran lunga più attrezzate del Catanzaro, mentre le altre due sono squadre costruite bene e rinforzate nei reparti giusti per migliorare il piazzamento dello scorso anno. I risultati stanno confermando il buon lavoro svolto in fase di allestimento iniziale e di classifica.
Per le aquile invece tanta delusione per un campionato immaginato per lotta al vertice ma rivelatosi di un altro livello. Ma per gli addetti ai lavori il campionato del Catanzaro è in linea con le aspettative e non deve gettare nello sconforto i tifosi giallorossi.
Certo, la tifoseria è rimasta un po’ delusa dal presidente Noto, imprenditore di grande forza economica che faceva sognare un grande Catanzaro. E invece no. Il patron delle aquile opta per una linea di grande equilibrio: niente spese pazze e occhio sempre fisso ai bilanci.
Contratti contenuti, budget che non consente grossi colpi di mercato. I grandi nomi altrove. Insomma, una gestione ordinaria del calcio di categoria che si affida anche alla sorte, alla bravura dell’area tecnica, alla buona volontà dei giocatori, al sostegno del pubblico. Un concetto tutto sommato condivisibile sotto il profilo imprenditoriale ma non sempre produttivo in una categoria dove per vincere quasi sempre bisogna spendere tanto. Ma soprattutto fuori dalle aspettative di una tifoseria stanca, scottata da cocenti delusioni, che vedeva in lui l’uomo della provvidenza e che ora non vuole più aspettare.
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