Un gol pesantissimo oltre che di eccezionale fattura, ha coronato una prestazione fatta di intensità e personalità. Ma non è il momento di esaltarsi per il ventenne Roberto Pierno, tra i protagonisti delle grandi prove delle Aquile arrivate nella situazione di grande difficoltà legata al covid.
“Vivo questo momento con molta tranquillità. Penso solo a dare il massimo in allenamento e sono sempre a disposizione del mister e dei compagni di squadra”.
Compagni dai quali sta ricevendo grande supporto: “Sono tutti bravissimi – dice Pierno – e mi danno tutti consigli preziosi, dai più giovani ai più esperti come Martinelli, Evacuo, Curiale”.
D’altro canto Pierno confessa di essere venuto a Catanzaro “per crescere allenandomi con calciatori più grandi e fare esperienza in una piazza importante. Non mi sarei aspettato tutto questo. Mi è stata data l’opportunità di dare il mio contributo, e ho cercato di onorarla. Mi sono sempre allenato al massimo, e voglio continuare a farlo”.
Per conquistarsi un posto da titolare? “Spetta al mister decidere cosa fare, io penso a lavorare per farmi trovare pronto”.
Soprattutto contro Catania e Juve Stabia grandi prove di personalità – “io entro in campo e non penso più a niente, solo a giocare” – e poi un gol da manuale: “Mi sono trovato al limite dell’area, mi sono accentrato ho provato a tirare. E’ andata bene”.
E una dedica particolare: “Il gol l’ho dedicato al mio amico Nicolas che non c’è più, e che mi ha dato una grande lezione di vita, avendo combattuto per più di un anno e mezzo contro un male troppo grande. E poi ringrazio sempre la mia famiglia e i miei amici che mi sostengono da casa”.
a.a.p.
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