Us Catanzaro 1929, Signorini: "Dagli errori s'impara e abbiamo l'obbligo di fare molto meglio"

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Andrea Signorini, nella sala stampa del PoliGiovino
  03 ottobre 2019 19:17

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

È approdato a Catanzaro la scorsa stagione dopo aver disputato un campionato di serie B con la Ternana totalizzando 25 presenze e un gol. Il suo nome è Andrea Signorini, classe ’90, difensore centrale puro, figlio del grande Gianluca Signorini, inimitabile capitano del Genoa, scomparso prematuramente per una malattia incurabile. Andrea ha voluto seguire le orme del padre, ereditando praticamente il suo ruolo, ma non le sue fortune calcistiche.

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Era arrivato alle aquile per giocare titolare in difesa, ma poi è andata diversamente e il suo contributo in campo non è stato quello che tutti si aspettavano. Per lui solo 16 presenze che, tuttavia, hanno fruttato 3 gol. Domenica scorsa ha giocato a sorpresa titolare a Caserta al posto di Celiento, ma la sua partita non è stata brillante come quella di tutta la squadra.

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“Abbiamo giocato male al Pinto – ha detto il difensore ai giornalisti - e anche i dati lo hanno evidenziato. Nel primo tempo eravamo già 2-0. Abbiamo commesso degli errori, ma dagli errori s’impara e dovremo rimboccarci le maniche per cercare di non farli più”.
Due prestazioni opache in trasferta che iniziano a preoccupare, ma Signorini è sereno. “Problemi non ce ne sono, sappiamo che ogni partita che affrontiamo, indipendentemente dalla squadra, è difficile e ci sono gare come Viterbo e Caserta che puoi perderle, ma abbiamo tutto il tempo per cambiare marcia. Quando si esce sconfitti è evidente che hai commesso degli errori, ma non bisogna fare allarmismo totale – ha osservato - c’è tutto il tempo per rimediare”.

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Squadra apparsa un pò vuota, spenta a Caserta e Viterbo con una prestazione davvero sotto ogni aspettativa. Ma Signorini ribatte: “Dipende cosa vuol dire vuota. Io a Viterbo ero in panchina e l’ho vista da fuori. Loro hanno avuto delle occasioni e ci hanno fatto gol. Non mi sembra che non abbiamo costruito, si è arrivati tante volte davanti al portiere ma senza segnare. Poi, può capitare una partita come Caserta che nel primo tempo approcci male, ma non perché hai paura: ti può andar bene, ma puoi anche prendere gol. Ci sono anche giocatori forti. In settimana con il mister vedremo cosa abbiamo sbagliato e cercheremo di migliorare”.

Domenica una partita davvero difficile contro un avversario organizzato e poi il derby contro la Reggina.
“Io ragionerei partita dopo partita. Aldilà del derby, tutti i match sono importanti. Ad oggi, la testa va al Francavilla e poi vedremo. Importante superare Caserta”.

Spesso parte dalla panchina e molte partite le vede da fuori più che da protagonista.
“Quando stai fuori non è facile - ha fatto notare - soprattutto quando non giochi mai. L’ultima partita che ho disputato, aldilà di 50 minuti a Salerno, è stata con la Feralpi Salò ed è normale che la condizione è precaria. Cerco di dare il massimo, ma evidentemente a Caserta non è andata così. Farò di tutto per impegnarmi al massimo, poi sarà il mister a fare le scelte”.

Allenamento I ragazzi di Auteri oggi hanno svolto doppio allenamento sul terreno di gioco del PoliGiovino.  Solita sessione del giovedì con lavoro di forza e partitella a campo ridotto. Tutti presenti, tranne Urso, che ha lavorato a parte.

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