Us Catanzaro 1929, Tommasi: "Per riprendere serve grande prudenza medica". Riforme: al vaglio una serie C d’elite a girone unico

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Francesco Ghirelli, presidente della Lega di Serie C
  02 aprile 2020 20:13

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Mancano meno di 24 ore alla riunione in videoconferenza indetta alle 11 di domani dal presidente della Legapro Francesco Ghirelli, a cui prenderanno parte i presidenti dei 60 club di serie C. Cresce dunque l’attesa per un incontro che si preannuncia di grande importanza e decisivo per il prossimo futuro e per la sopravvivenza di molte società in difficoltà. 

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Tra i temi all’ordine del giorno, le considerazioni sullo stato dell’emergenza Covid-19, la stagione in corso e le azioni da intraprendere, cosa fare del campionato 2019-2020 e il problema dei sacrifici e quindi i contratti dei calciatori.

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Torna a parlare il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, e lo fa ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “Per concludere i campionati in piena estate bisogna cambiare anche le norme in ambito contrattualistico. Poi prima di riprendere c'è bisogno anche di impostare un discorso medico di grande prudenza” 

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Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato di una possibile riforma della Lega Pro. L’idea, condivisa con Ghirelli, sarebbe quella di creare una C d’elite a girone unico a 20 squadre e un campionato semi-professionistico a 40 squadre, suddivise in due gironi. Ma, come tutte le riforme non sarà di semplice l’attuazione.

Stamattina, ai microfoni di Tuttosport, Pietro Lo Monaco, ex Ad del Catania e consigliere di Lega, analizzando il difficile momento che attraversa il calcio italiano ha detto: “Si tratta di un’assemblea voluta da tutte le società con il solo punto all’ordine del giorno sulla richiesta di annullamento o sospensione del campionato. È davanti agli occhi di tutti l’impossibilità di concluderlo nel tempo che ci resta a disposizione alla luce dell’emergenza sanitaria. La proposta proviene da tutti i club. Il messaggio che si sta lanciando sulla possibile ripresa ¬– ha commentato - mi sembra veramente fuori dal mondo: la pandemia è una problematica talmente tanto seria ed evidente che ripensare a ricominciare in medio tempo sarebbe da avventati”.

Nel primo pomeriggio, il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, dal suo profilo Facebook personale ha annunciato: “Stiamo lavorando a un piano straordinario per le iniziative che devono partire da maggio, cioè da quando speriamo di poter essere fuori dall’emergenza Coronavirus per pensare al futuro. Ma per poter ripartire da maggio, bisogna che a quella data tutte le realtà sportive possano arrivare con le risorse necessarie”.

Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, intanto ha comunicato la nascita di una chat fra presidenti per tenersi aggiornati sul da farsi. 
Ecco il post apparso sui social: “Cari miei amici, vorrei farvi partecipi di una mia bellissima esperienza: essere nella chat dei presidenti e dialogare con loro. Il virus ha cambiato l’uso e la percezione dei social, da strumento di solitudine come spesso lo erano prima a luogo di interrelazioni sociali. Noi tutti, saremo diversi da come siamo entrati in questa maledetta avventura. Mi auguro che saremo, anzi, ci credo saremo migliori anche se più poveri e costretti a conquistare, lavorando, un nuovo miracolo italiano”.

Massimo Andreatini, direttore sportivo della Fermana, al Resto del Carlino: “La Serie C élite? Mi sembra un ritorno al passato. Riflettendoci su, però, potrebbe essere la soluzione migliore, vista la situazione che si verrà a creare una volta finita, e speriamo sia quanto prima, la tragedia del coronavirus. Il Consiglio Federale? Mi aspetto delle decisioni rapide, senza più tentennamenti. Siamo vicini al punto di non ritorno per questo auspico che si decida subito cosa dobbiamo fare”.  

Franco Fedeli, presidente della Sambenedettese, intervenuto sulle colonne del Corriere Adriatico, ha dichiarato: “Voglio vedere cosa faranno le altre società e quindi se sono tutte concordi allo stop definitivo del campionato. Ma deve esserci una posizione unanime e in questa si muoverà la Samb. L’attualità e l’emergenza dicono che non se ne esce nel giro di un mese o di due mesi. Non è un tempo sufficiente per ripristinare tutte le condizioni di sicurezza, nei confronti dei calciatori, per tornare a giocare". Al Resto del Carlino ha comunque precisato: "Non è vero che chiederò lo stop del campionato, la scelta sarà fatta assieme a tutti gli altri club. Continueremo a giocare se quella sarà la decisione”.

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, intervenuto sul profilo Twitter di RaiSport, ha lanciato un appello: “Bisogna assolutamente restare in casa, non ci sono altri sistemi, non ci sono altre cure. Se vogliamo evitare che il contagio si diffonda ancora di più dobbiamo restare in casa. È un sacrificio, lo so, ma lo dobbiamo fare per noi e per le nostre famiglie”.

Valerio Di Cesare (ex giocatore del Catanzaro), capitano del Bari, intervenuto sui canali ufficiali del club, ha dichiarato: “Speriamo di tornare presto in campo, è quello che tutti noi ci auguriamo, di terminare al più presto i campionati; non sarà certo un problema farlo a luglio, agosto, anche rinunciando alle ferie. Ovvio che le condizioni devono permettercelo, la salute viene prima di tutto. La Società ci ha fatto avere delle cyclette per aiutarci, ma non è la stessa cosa. Mi manca tutto, dai miei compagni, far lo scemo assieme a loro, la partita, lo stress, tutto quanto. Ma non possiamo farci niente, solo rispettare le regole e sperare di tornare presto”.

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