ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Tutto sommato era l’esordio che un po’ tutti si aspettavano. Una partita impegnativa contro una squadra di qualità ma che non è ancora al massimo del suo potenziale. E infatti così è andata. Il Catanzaro ha fatto valere la forza di un gruppo collaudato e per certi aspetti rinforzato che alla fine ha conquistato tre punti molto importanti. Bel gioco a ritmi alti, con il solito fraseggio rapido voluto dal Mister e giro-palla a terra con affondi sulle fasce per i cross in area degli esterni.
Il primo tempo è stato un vero domino della squadra allenata da Auteri che ha saputo dettare i tempi della partita e andare in gol al 17’, alla prima vera occasione. Cross di Kanoute sotto la Capraro, colpo di testa di Celiento, parata del portiere ma la palla sbatte sul palo e rotola lentamente sulla linea dove Nicastro sarà bravissimo ad insaccare. Dopo 8 minuti il raddoppio. Lancio di Kanoute a Riggio che viene atterrato in area da Ilari: rigore. Batte Kanoute e insacca. Al 31’ il Catanzaro potrebbe triplicare proprio con Kanoute lanciato in porta da Martinelli che prova a sorprende il portiere con un cucchiaio, ma Tomei para ed evita forse il colpo del ko.
La ripresa infatti sarà diversa. Il Catanzaro cala d’intensità anche per il caldo e il calo fisico e il Teramo ne approfitta. Dopo 3 minuti Bombagi cerca il dribbling in area e viene atterrato da Celiento: rigore. Di Gennaro sfodera una parata straordinaria con la punta della mano destra salvando così il risultato, così come nel primo tempio aveva già fatto sul tiro angolato di Mungo. Al 54′ doppio cambio Teramo: dentro Magnaghi e Tentardini, fuori Cianci e Ilari. Tedino tenta il tutto per tutto e sollecita i suoi a continua ad attaccare. Quattro minuti dopo trova il gol, su autogol di Celiento che, nel tentativo di spazzare un cross di Cancellotti, la butta nella sua porta sorprendendo anche Di Gennaro. Non succede quasi nulla fino al 63’ quando un tiro di De Risio viene spizzicato da Nicastro con l’esterno del piede che colpisce il palo. Il Catanzaro sembra uscito dal buio dei primi venti minuti della ripresa e cerca di salire un po’ tenendo palla e rifiatando. Il pubblico capisce il momento difficile e alza l’incitamento. La Curva trascina la tifoseria con cori possenti. Al 70′ primo cambio per le Aquile: dentro Mangni, fuori Kanoute. Al 76′ doppio cambio di Auteri: dentro Calì e Giannone, fuori Nicastro e Di Livio. Poi quasi nulla fino al fine partita quando il triplice fischio dell’arbitro decreta la fin del match. Il Catanzaro conquista tre punti d’oro regalando molti sorrisi agli oltre 7mila cuori giallorossi presenti al Ceravolo.
E proprio su questa presenza massiccia e calorosa che lo stesso Auteri si soffermerà in sala stampa dicendo che proprio "nel momento più difficile della gara, l’incitamento del pubblico ci ha aiutato molto”.
E infatti, 7mila 200 persone al Ceravolo, di cui oltre 2mila abbonati, non sono una cosa proprio così scontata. In fondo il mercato del Catanzaro non è stato proprio esaltante ma nonostante tutto il segnale lanciato dalla tifoseria è chiaro ed inequivocabile di fiducia nei confronti della società e di attaccamento ai colori sociali. Non è vero che Catanzaro ci si abbona o va allo stadio solo con la squadra fatta di grandi nomi. Catanzaro ha dimostrato ancora una volta il contrario. Ha apprezzato le scelte di confermare Auteri e Lo Giudice, malgrado le ormai chiare divergenze tra i due. Ha condiviso la continuità progettuale con la riconferma di moltissimi giocatori e l’idea che solo costruendo mattone dopo mattone si può vincere. E i numeri di ieri parlano chiaro. Forse nessuno, e neppure il presidente, se lo aspettava e invece ecco la risposta: Catanzaro c’è!
Ma ora è il momento della società e la società non può mancare. Si sa cosa manca a questa squadra per renderla davvero competitiva e completa, lo ha detto Auteri e lo sa anche il Ds: un grosso attaccante d’area che alzi l’asticella del fronte offensivo e un altro buon difensore sinistro che dia maggiore sicurezza al reparto. Con due acquisti mirati e di spessore il Catanzaro sarà davvero molto forte così come lo stesso allenatore del Teramo, Tedino, ha ribadito ieri più volte in sala stampa: “Con una squadra così forte si può fare poco”.
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