Us Catanzaro 1929, un buon pareggio a Pagani ma quanta fatica a giocare a calcio

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Sostenitori giallorossi a Pagani
  07 dicembre 2019 21:17

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Catanzaro che a Pagani non va oltre il pareggio. E forse è andata anche bene, per quanto visto al “Marcello Torre”. Un Catanzaro brutto e inconcludente nella prima frazione, si sforza di fare un po' meglio nella ripresa ma senza grandi sussulti. Solo un guizzo di Di Livio, migliore dei suoi, offe una palla invitante a Tascone che la butta dentro e regala il punto alle aquile. Nel finale, occasione per Fischnaller, lasciato ancora una volta in panchina, con un tiro forte e preciso, ma sulla respinta di Baiocco, Bianchimano, appena entrato al posto di uno spento Nicastro, non riesce a trovare l’angolo giusto. Per il resto, davvero solo tanto possesso palla ma trame di gioco confuse e troppo spesso orizzontali.

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A sorpresa, il vantaggio della Paganese, grazie ad un cross in area di Guadagni, lasciato calciare indisturbato e Figliomeni che liscia clamorosamente consentendo a Mattia di segnare da due passi. Solo Di Livio, dalla distanza impensierisce il portiere avversario che devia in angolo. La ripresa sembra essere più vivace. Grassadonia striglia i suoi, e De Risio e compagni provano a cambiare passo. Ma le trame sono lente e prevedibili e si fa molta fatica a trovare la profondità. Il gol del pari rimette le cose a posto ma per il mister c’è tanto lavoro da fare e i prossimi impegni vanno studiati con grande saggezza.

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La difesa non ha dato buonissime sensazioni. Figliomeni è apparso disattento e impreciso. Un po’ meglio Martinelli, soprattutto in fase di costruzione. Riggio, ammonito, ha fatto quello che ha potuto in una posizione a lui non congeniale. A centrocampo, Statella sembra non ritrovarsi più. Tascone cerca di proporsi e sigla un gol importante. De Risio, bravo nella posizione, deve ancora ritrovare una condizione fisica accettabile ma a tratti è spaesato. 

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Di Livio è il più spigliato dei suoi. Preciso nelle giocate e bravo a scendere sul fondo, in occasione del gol. Favalli tien la posizione ma non offre quel contributo sulla fascia che gli viene richiesto. Kanoute in campo fino al 25’ della ripresa, preferito a Fischnaller, non incide e appare impreciso e lontano parente di quello visto tempo fa. Per Nicastro, un’altra prestazione mediocre. Di Gennaro, per poco non concede il gol a Diopp su una palla non trattenuta in area di rigore. 

Il Catanzaro di Grassadonia è la copia sbiadita, per non dire butta, di quello visto nelle prime gare di campionato. Una squadra involuta sul piano del gioco e incapace di trovare una precisa identità. Sembra che tutto il lavoro fatto in questo ultimo anno da mister Auteri sia stato buttato alle ortiche e con esso il progetto della società incentrato sulle idee di quel tecnico. 

Il nuovo mister non riesce ancora a dare una sua impronta precisa alla squadra e tira fuori una prova poco convincente ma senza perdere. Mercoledì prossimo le aquile scenderanno subito in campo nel recupero di Vibo e sarà l’occasione buona per vedere a che punto sta il Catanzaro di Grassadonia contro un avversario in palla.  

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