di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Prova di grande cuore e carattere dei giallorossi a Torre del Greco. Il tabù del “Liguori” non viene sfatato, ma il Catanzaro conferma quando buono visto soprattutto nelle ultime gare.
In dieci uomini per circa un’ora di gioco, gli uomini di Villa - al posto dello squalificato Calabro - danno prova di essere un gruppo unito e compatto che getta il cuore oltre l’ostacolo.
Al 22’ Martinelli lascia il campo per problemi muscolari, al suo posto entra Gatti. Domani si conoscerà l’entità dell’infortunio del difensore milanese.
Ma la gara è fortemente condizionata dall’arbitro Luca Angelucci di Foligno che prima assegna un calcio di rigore molto dubbio alla Turris, per un tocco di mano involontario di Fazio, malgrado il braccio attaccato al corpo, poi, la fa grossa, sanzionando lo stesso con il secondo giallo per un fallo di gioco sulla mediana che significa espulsione.
Una scelta quanto meno precipitosa ma sostenuta da Fabio Natilla di Molfetta (Quarto ufficiale), nelle vicinanze dello scontro di gioco che scatena le veementi proteste di tutta la panchina giallorossa.
In precedenza, il direttore di gara sorvola su un tocco di mano in area di rigore di un difensore corallino sul tiro di Contessa.
Da quel momento la gara s’incattivisce e per il Catanzaro si mette in salita. Ma le Aquile sanno stringere i denti e al gol di Romano pareggiano subito dopo con Di Massimo.
La ripresa sarà dura ma Verna (ottima la sua gara) e compagni danno prova di grande compattezza e unità d’intenti tirando fuori una prestazione davvero encomiabile in inferiorità numerica e con la difesa titolare quasi smembrata.
Nel finale, prima Boiciuc spreca da posizione invitantissima, poi lo stesso Verna ha l’occasione del gol ma arriva stanco sul pallone e calcia debolmente tra le braccia di Abagnale.
Giallorossi ancora una volta penalizzati da direzioni di gara non sempre all'altezza della categoria e della posta in palio.
Catanzaro di nuovo al quarto posto e con defezioni importanti ma ad una sola lunghezza dal Bari che, nel prossimo turno, farà visita alla Vibonese, in cerca della salvezza senza play-out.
Mentre, l’Avellino andrà a Terni per provare a fermare i rossoverdi che potrebbero festeggiare la meritatissima Serie B proprio tra le mura amiche, con quattro giornate d’anticipo.
Alle spalle del Catanzaro, il Catania affronterà la Viterbese al “Massimino”, mentre la Juve Stabia andrà al “Viviani” di Potenza.
Entrambe le squadre inseguono a sei punti di distanza e dovranno affrontare le Aquile nelle prossime gare.
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