di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Vittoria convincente quella di ieri al "Ceravolo". Tre punti d’oro che valgono la sesta posizione in classifica ma soprattutto una ritrovata identità di gioco e un gruppo che pare un po’ piè sereno e compatto. C’è ancora da lavorare e da perfezionare i movimenti della squadra ma iniziano e vedersi i primi frutti della cura Grassadonia.
Un bel 3-0, tondo tondo, contro una rivale storica che dopo questa sconfitta scivola fuori dai play-off, con l’undicesima posizione in classifica. Catanzaro messo bene in campo dimostra di aver superato il momento di crisi dopo l’esonero di Auteri. Squadra ordinata, con un buon palleggio, gestisce il match con grande equilibrio aspettando il momento opportuno per pungere. Formazione titolare schierata con il solito 3-5-2 concreto e a tratti gradevole. La partita nel primo tempo non ha offerto grandi spunti e occasioni rilievo.
Squadre molto attente a non prendere gol e pronte subito a ripartire. Il Catania è apparso una squadra svuotata che stenta a trovare convinzione. Il Catanzaro ieri ha fatto una bella partita e ha dimostrato di sapere ancora giocare a calcio. Trame lineari e maggiore fluidità nella manovra. Difesa più sicura, centrocampo molto più quadrato, attacco sempre molto pericoloso. Ma la partita è stata condizionata dall’espulsione di Bucolo, a fine primo tempo, concedendo un uomo in più alle aquile per tutta la ripresa.
E così, dopo diversi tentativi, Celiento ha messo dentro in scivolata una palla messa bene da Tascone, bella sorpresa del Catanzaro targato Grassadonia, sbloccando così il match. Da quel momento le aquile si fanno più aggressive e convincenti e trovano il raddoppio proprio con Tascone servito al bacio da Kanoute. Ma i giallorossi giocano sulle ali dell’entusiasmo e nel recupero trovano anche il terzo gol con Nicastro, bravo a mettere dentro sul palo di Fischnaller con un gran bel tiro a girare di sinistro.
Un tris che da grande gioia al pubblico, restituisce tranquillità e consapevolezza alla squadra e qualche certezza in più al tecnico salernitano, arrivato in città non certo con il favore dei pronostici, ma che inizia a far vedere cosa è capace di fare. I migliori del Catanzaro sono stati senza dubbio Tascone, Maita e Favalli. In crescita Statella, ma la nota positiva è rappresentata da una ritrovata sicurezza del reparto difensivo, con Celiento che accanto a Martinelli offre senza dubbio maggiori garanzie e Pinna che ora gioca titolare nel ruolo di centrale di sinistra nella difesa a tre. Avanti, i due attaccanti Kanoute e Nicastro stanno ben figurando e trovano più spazio.
Nessun problema di ordine pubblico. Servizio d’ordine all’altezza delle aspettative. I tifosi etnei, un’ottantina circa, sono stati scortati fino allo stadio, andata e ritorno, ma non si sono verificati momenti di tensione tra le due tifoserie.
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