di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Non c’è dubbio che la prossima gara con la Turris rappresenta una sorta di spartiacque per questo Catanzaro. Le Aquile devono a tutti i costi riscattare la prova deludente di Bari e provare a vincere senza se e senza ma.
Sono queste le direttive di mister Calabro che ieri ha spiegato ai giornalisti le ragioni della sconfitta di misura del San Nicola.
“Un fatto più mentale che tattico – ha detto – che ha impedito ai ragazzi di giocare per come avevamo preparato la partita”.
Giallorossi quasi imbarazzati di fronte alla corazzata Bari guidata da un tecnico super conosciuto da queste parti che ha saputo portare a casa l’intera posta.
Domenica prossima dunque, poche chiacchiere e tanta rabbia in campo. La Turris è avversario molto duro che non perde fuori casa da otto mesi.
L’arrivo al Ceravolo dopo la vittoria esterna alla “Favorita” rilancia ancora una vola gli uomini di Fabiano pronti a dimostrare quanto di buono fatto fino ad ora.
Tra i calciatori più rappresentativi della squadra sicuramente Giannone, schierato in avanti nell’attacco a due in coppia con Longo o Pandolfi.
Il suo ritorno a Catanzaro non può che rimandare a quel maledetto scavetto di Castellamare di Stabia intuito e bloccato da Branduani, divenuto nel frattempo il portiere delle Aquile.
Quel calcio di rigore battuto in modo a dir poco inopportuno negli ultimi minuti di una sfida tiratissima tra due squadre in corsa per la vittoria del campionato avrebbe potuto cambiare i destini delle due squadre, ma premiò le vespe che conservarono il primato in classifica e l’imbattibilità.
Per il Catanzaro del primo Auteri quel rigore fallito malamente da Giannone fu l’inizio di un lento declino che terminò con un pessimo play-off perso in casa contro la Feralpi Salò.
Sono passati quasi due anni ma la tifoseria non dimentica. Tuttavia, il Catanzaro di oggi è tutt’altra squadra e non intende perdere altro terreno dal trenino di testa.
Precedenti Sono ben 16 i precedenti tra le due compagini, di cui 8 in terra calabrese, dove i corallini non sono riusciti mai a vincere, maturando 7 sconfitte ed un solo pareggio. Si tratta dunque di un campo, il "Ceravolo", tradizionalmente ostico alla Turris.
L’ultimo match risale all’1 aprile 2001 e finì 2-0 per il Catanzaro grazie a gol di Caggianelli e Di Corcia
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