Us Catanzaro 1929, vittoria importante contro gli irpini ma Grassadonia avverte: "Bisogna costruire un gruppo senza prime donne"

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Allenamento al "Mirko Gullì" sotto la guida di mister Grassadonia
  04 novembre 2019 16:49

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Neppure il tempo di godere della vittoria di sabato scorso che il Catanzaro, ieri, si è rimesso subito in movimento, in vista della partita di coppa Italia di mercoledì prossimo contro il Monopoli, corsaro in campionato, sul campo del Rende. Oggi, allenamento a porte aperte, al PoliGiovino, per le aquile di Grassadonia che affronteranno due partite, nell’arco di una settimana. Quella di campionato si giocherà alle 15 di domenica prossima, sul campo neutro di Castellamare di Stabia, contro la Cavese di Russotto. 

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Per quanto concerne la vittoria salutare di sabato scorso contro l’Avellino, è arrivata proprio nel momento giusto. Tre punti d’oro che danno morale ai ragazzi e fiducia al mister che, in sala stampa, non ha risparmiato frecciate al veleno all’indirizzo di quella che al momento considera “una squadra ma non un gruppo”. Parole dure che danno l’esatta misura del clima che si era creato nello spogliatoio e che il nuovo tecnico ha messo in luce senza alcun timore.

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Grassadonia, inoltre, ha saputo dare un segnale di grande discontinuità col passato, rivoluzionando modulo di gioco e squadra per la partita contro gli irpini dimostrando di non essere l’uomo ombra del Ds ma un allenatore capace di assumere scelte importanti. Lasciare il capitano in panchina è stato un segnale significativo per tutti. Ma anche la difesa a tre, con un nome nuovo a sinistra: Pinna, mai visto fino ad ora che ha preso il posto dio Quaranta, lasciato a riposo.

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Buona la sua prestazione che offre maggiori garanzie per il futuro. Ma soprattutto ha destato grande stupore il cambio del modulo di gioco che, da un 3-4-3 di Auteriana memoria, è passato ad un 3-5-2 più aderente alle idee del tecnico salernitano che alla fine del match ribadisce: “Dovevo provare a cambiare e l’ho fatto”. E gli è andata più che bene. Il Catanzaro visto sabato scorso al Ceravolo, di fronte a circa 4mila spettatori, ha dato una bella dimostrazione di carattere con un buon approccio alla gara.

Una partita delicatissima contro una formazione che si presentava insidiosa per la presenza del tecnico Capuano, capace di trasmettere alle sue squadre carica agonistica e cattiveria. Ma questa volta mister Grassadonia ha avuto la meglio disegnando un Catanzaro inedito e voglioso di fare la prestazione. Dopo la traversa iniziale dell’Avellino che poteva cambiare il corso della partita, il Catanzaro ha preso il pallino del gioco e il match si è messo in discesa. Risolo, perno di centrocampo, Casoli e Tascone ai suoi fianchi.

Sulle fasce, confermati Favalli e Statella, apparsi molto intraprendenti e capaci di svolgere il ruolo di pistoni sulle corsie cha hanno rappresentato l’arma in più del Catanzaro. Infatti, in occasione del primo gol, scaturito da un diagonale teso e angolato di Statella, il laterale sinistro ha raccolto la palla smanacciata dal portiere Abibi e l’ha messa in rete. Sul secondo gol, Nicastro ha colpito benissimo un pallone calciato morbido e preciso da Favalli dalla sinistra.

Anche Kanoute nel secondo tempo è andato in gol, dopo un giochetto su portiere e difensore che gli ha spalancato la porta. Nicastro e Favalli, senza dubbio i migliori del Catanzaro, ma ha fatto una bella partita anche Tascone, rapido nei movimenti e capace di inventare verticalizzazioni molto insidiose per i compagni. Un pò più impacciato Risolo, forse schiacciato tra i due compagni di reparto e a tratti lento. Per Casoli, prestazione sufficiente, nel ruolo di mezz’ala.

Difesa ancora un po’ ballerina con Signorini, non proprio al top, e Martinelli, non ancora capace di dare molta sicurezza al reparto. Di Gennaro, non ha demeritato, ma è uscito un attimo in ritardo in occasione del gol del 2-1 di Di Paolantonio che ha consentito agli irpini di segnare alla fine del primo tempo e provare la rimonta. Fortunatamente, le aquile sono state brave a gestire la seconda frazione di gioco e chiuderla proprio con l’attaccante di colore. Ma il Catanzaro visto sabato scorso fa bene sperare per il futuro e mister Grassadonia ci sta mettendo tanto del suo per recuperare gioco e stimoli e ricompattare un ambiente lacerato dalle ultime contestazioni. 

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