DI RINO RUBINO
Al termine di due stagioni forse irripetibili, e senza apparente motivo sono andati via l’allenatore Vivarini, il Direttore Generale Foresti e il Direttore Sportivo Magalini. Un abbandono così tutti assieme ha pochi precedenti nel mondo del calcio, pur tuttavia la società dopo attente e forse lunghe valutazioni, ha individuato nel signor Fabio Caserta la persona che doveva occupare la gloriosa panchina del Catanzaro. La scelta ha lasciato sin dall’inizio molto perplessi sia la tifoseria sia la stampa, ma la società aveva ed ha tutto il diritto di fare le proprie scelte assumendosi pertanto le relative responsabilità.
Nel mondo del calcio ciascuna componente deve svolgere il proprio compito senza nessuna intrusione, pertanto i tifosi devono fare i tifosi e la società prendere le decisioni che ritiene più adeguate alle proprie ambizioni. Ora appare evidente che la famiglia Noto ha investito molto del proprio tempo, molto del proprio denaro nella società del Catanzaro raccogliendo i frutti soltanto nell’ultimo biennio con vittorie e risultati che resteranno per sempre nella gloriosa storia delle Aquile Giallorosse. Pur tuttavia nel mondo del calcio gli applausi e i riconoscimenti possono andare via subito di fronte a “fallimenti calcistici”. Ora l’operato del signor Caserta a distanza di 2 mesi dall’inizio del campionato lascia molte perplessità, lo stesso dà l’impressione di essere in uno stato confusionale, confusione che inconsciamente trasmette ai calciatori. La squadra non ha un’identità di gioco, ogni domenica viene cambiata la formazione e il relativo modulo, generando negli stessi calciatori smarrimento e prestazioni non alla loro altezza. Gli scorsi anni vedere giocare il Catanzaro era uno spettacolo, adesso è diventato quasi una tortura, un supplizio. In sede di mercato estivo la società ha messo a disposizione del signor Caserta una rosa ampia e valida per disputare un tranquillo campionato, arrivati invece all’ottava giornata il Catanzaro naviga nei bassifondi della classifica con il rischio dei playout. Il signor Caserta sta svalorizzando anche un patrimonio calcistico come Antonini che invece per la società potrebbe rappresentare una buona plusvalenza come lo sono stati Fulignati e Vandeputte. Siamo ancora nel mese di ottobre, il campionato è ancora lungo, ma secondo il mio modesto parere la società doveva o dovrebbe fare delle attente valutazioni sulla guida tecnica della squadra. Il Catanzaro ha riconquistato la serie B dopo decenni di anonimato, sarebbe un peccato perderla per colpa di qualche “stato confusionale” del signor Caserta. Forza Catanzaro da un amareggiato e preoccupato tifoso giallorosso Rino Rubino.
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