Usb in protesta all'Asp, Sacco: "Aumento del personale e riconoscimenti di alcuni istituti contrattuali"

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Rappresentanze sindacali ricevute dai vertici dell'azienda sanitaria

  13 febbraio 2025 15:29

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Aumento del personale e riconoscimento di alcuni istituti contrattuali”.

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È quanto rivendicato questa mattina dal segretario dell’Usb sanità Calabria, Vittorio Sacco, sostenuto da una cinquantina di manifestanti, nel corso dell’incontro con il commissario straordinario generale Antonio Battistini e la direttrice amministrativa Tizia Ciuci, scaturito dalla protesta di un gruppo di lavoratrici e lavoratori dell’Usb, davanti la sede dell’Asp di Catanzaro.

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“Oggi, sono presenti in protesta infermieri e Oss dell’emergenza-urgenza calabrese: lavoratrici e lavoratori del 118 e Pronto Soccorso di Lamezia”. 

La problematica riguarda “la questione della garanzia di personale all’interno del Pronto soccorso e dell’Unità del 118 – spiega il segretario - ". Parliamo di settori delicati, le cosiddette reti tempodipendenti, quindi la capacità e la rapidità d’intervento nelle strutture sono fondamentali”. 

Poi osserva: “Purtroppo, per ottusità dell’azienda il personale necessario non viene implementato e ciò comporta un rischio elevatissimo per pazienti e dipendenti perché subentra lo stress correlato”. 

Sacco ricorda che si tratta di “un settore lavorativo che in Italia non è appetibile, nessuno è più disposto a fare l’infermiere con i livelli di stipendi che ci sono in questo memento”.

E aggiunge: “Al Nord queste figure non si trovano facilmente e Schillaci del ministero della Salute parlava della possibilità di chiamare medici provenienti dall’India, ma in Calabria invece ci sono ed esistono graduatorie aperte dalle quali attingere e assorbire infermieri, autisti soccorritori e personale che manca, ma questo non viene fatto”. 

E infine rilancia: “Oggi, porremo in essere le rivendicazioni della protesta e se l’azienda non si dovesse svegliare nelle prossime settimane convocheremo una giornata di sciopero”. 

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