Un appartamento e due autovetture. E’ questo quanto il Giudice dell’indagine preliminare ha dissequestrato a Giuseppina Taverniti e Francesco Galati, indagati nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Catanzaro con l’accusa di usura aggravata (LEGGI QUI)
Ad incidere sulla decisione del Gip è stata l'istanza di dissequestro avanzata dai legali degli indagati, gli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino, basata sul venir meno di presupposti per il mantenimento del sequestro. Ed in particolare in virtù del parziale annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare personale (LEGGI QUI).
Secondo il Gip deve procedersi al dissequestro anche perché "è intervenuta pronuncia che incide sulla valutazione della gravità indiziaria, che costituisce presupposto più pregnante e assorbente quello del fumus commissi delicti; in particolare, con riferimento a tale profilo, deve evidenziarsi che non sono stati apportati, nelle more, ulteriori contributi investigativi circa la configurabilità del delitto contestato, non potendo altrimenti essere valorizzati. gli elementi. già analizzati nella valutazione dei presupposti per la misura reale"
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