Dagli arresti domiciliari al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. E' questa la decisione del Tribunale della Libertà nei confronti di Giuseppina Taverniti, 40 anni, indagata insieme al marito Francesco Galati, 43 anni, con l'accusa di usura ed estorsione ai danni di due commercianti di Guardavalle (LEGGI QUI). La somma contestata dalla Procura è di circa 200mila euro.
Il Tdl ha preso in considerazione la consulenza tecnica del dottor Antonio Miriello, il quale ha trascritto le intercettazioni ed esaminato videoriprese. Entrambi sono difesi dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino.
Per Taverniti, i giudici della libertà hanno annullato le accuse relativamente ai reati di usura e ad una delle due ipotesi di estorsione
Resta in carcere invece Galati: per il 40enne, però, sono caduti due capi d'imputazione relativi ad altrettanti episodi.
Inoltre, erano già stato scartato l'aggravante del metodo mafioso di fronte al Giudice delle indagini preliminari.
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