Gli ordini dei farmacisti e degli infermieri di Catanzaro hanno sottoscritto un protocollo d'intesa - "primi in Calabria e tra i primi in Italia" affermano - in base al quale i secondi faranno da "docenti" ai primi per la vaccinazione anti Covid. L'accordo, che dà attuazione al Protocollo d'intesa stipulato dalle due sovraordinate federazioni (FNOPI E FOFI) è stato raggiunto dopo, è scritto in una nota, "la decisione congiunta di Governo, Regioni, Province Autonome, Federmarma e Assofarm di coinvolgere anche i farmacisti nella campagna vaccinale contro la pandemia" quando "si è posto il problema di come e, soprattutto, di chi avrebbe dovuto istruirli".
"'Tutti insieme appassionatamente contro il nemico invisibile' - prosegue la nota - sembra essere lo slogan di un'iniziativa che partirà domani all'hub vaccinale del presidio ospedaliero De Lellis-Ciaccio di Catanzaro. L'apprendimento dei farmacisti avverrà sul campo. I farmacisti saranno fianco a fianco con gli infermieri da cui apprenderanno tecniche e modalità di somministrazione del vaccino. Saranno proprio gli infermieri, al termine di un percorso istruttivo che prevede da un minimo di 5 a un massimo di 15 somministrazioni, a rilasciare l'attestato di compiuta esercitazione pratica per inoculazione. Sarà il 'via libera' delle somministrazioni all'interno delle farmacie e al rafforzamento della campagna vaccinale sul piano territoriale".
I particolari sono stati resi noti stamattina in una conferenza stampa alla direzione sanitaria del "De Lellis - Ciaccio". Ad illustrarli Francesco Talarico, direttore sanitario del presidio, Giovanna Cavaliere, presidente dell'Ordine degli Infermieri di Catanzaro (Opi), Massimo Presta, vice presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Catanzaro, e Antonio Perri, segretario delle due sigle professionali.
"Da soli - ha detto Cavaliere - non possiamo farcela. C'è bisogno dell'aiuto di tutti. Siamo pronti a istruire tutti coloro i quali intendono darci una mano contro la pandemia. Gli infermieri non devono essere 'gelosi' delle loro conoscenze ma metterle a disposizione di chi intende darci una mano". Di integrazione dei saperi e delle professioni, invece, ha parlato Presta che considera anacronistico e contro la missione delle professioni sanitaria la distinzione tra ruoli e compiti. "Chi sa deve metterlo a diposizione degli altri - ha detto -. Quello che abbiamo imparato in questa esperienza ci servirà in quelle future". "In questa guerra - ha detto Talarico - dobbiamo giocarsi tutte le carte a disposizione. La battaglia non è vinta, cominciamo a intravedere i primi smottamenti del virus grazia al vaccino, ma la malattia ancora c'è". "Il protocollo - ha concluso Perri - sarà immediatamente operativo. Nei prossimi giorni verrà attivato anche a Lamezia Terme". (ANSA).
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