Vaccini. Democratici e riformisti: “Belcastro è il fallimento di una classe di burocrati. Longo si dimetta”

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  25 febbraio 2021 08:15

“Ieri nei frigoriferi delle ASP erano conservati 68.106 dosi di vaccino (pari al 45% di quelli arrivati) che la struttura del Commissario e quella della sanità Calabrese non riesce a somministrate. Ora è vero che il dato è leggermente falsato dagli arrivi della settimana ma ieri la situazione non era molto migliore (una percentuale di utilizzo un po' oltre al 60% ) e siamo sempre ultimi a 22 punti di percentuale dalla Campania e sotto di 15/16 punti rispetto alla media nazionale”. Lo affermano in una nota i Democratici e Riformisti Calabresi. 

“Nei giorni scorsi, inoltre, Il Gip di Cosenza ha emesso un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per  quello che appare uno dei maggiori collaboratori del Commissario Longo, il dottor Belcastro. Ovviamente il provvedimento ha aumentato la confusione organizzativa di una macchina che non è mai partita ma la riflessione da fare non è solo questa. Il dottor Belcastro rappresenta la continuità tra i vari governi regionali che non sono stati in grado di affrontare la questione sanità in Calabria e che mai hanno dato l’impressione di poter superare il Commissariamento. Quindi, al di là del procedimento penale per il quale attendiamo gli esiti ultimi, non vi è dubbio che il dr. Belcastro rappresenta il fallimento di una classe di burocrati che ha preceduto ed accompagnato il fallimento dei politici locali a nazionali sulla questione sanità”, continuano Democratici e Riformisti

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“Se il Commissario Longo ha ritenuto di farne un suo collaboratore è evidente che il Prefetto Longo non ha capito niente e poiché continua a non capire è necessario che si dimetta o venga rimosso. Non si tratta di gradimento, ma i dati con cui si apre questa dichiarazione dimostrano una incapacità ad affrontare l’emergenza che oggi si misura con poche migliaia di vaccini alla settimana ma che domani, se il Governo riuscirà a superare l’impasse, dovrebbe riguardare decine di migliaia di vaccini. E’ evidente che l’ufficio del Commissario deve essere guidato da un gruppo di tecnici, manager e sanitari, che conosce il territorio e le falle del sistema Calabria e che hanno la capacità e l’autorevolezza di confrontarsi con il territorio per trovare soluzioni anche innovative, se non addirittura creative. Il ministro Speranza non ha dato una buona prova di se in questa vicenda, ma vive a Roma. Sono le cosiddette classi dirigenti (parlamentari e consiglieri regionali) che non sono state in grado di far sentire il punto di vista della  Calabria perché era  prevedibile che sostituire un Generale con un Questore/ Prefetto non  avrebbe dato le garanzie per superare una situazione di pericolo immediato per la salute dei cittadini”, concludono Democratici e Riformisti. 

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