Vaccini e i dubbi sulla categoria 'Altro': ecco i numeri dell'Asp di Catanzaro

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Oltre il 50% della categoria Altro sono i pazienti fragili, ma restano i dubbi sulla terminologia usata nel report del ministero e quella sulla piattaforma dove spuntano 'Altro' (ancora), 'persone civili' e 'nessuna indicazione'

  07 aprile 2021 19:35

di GABRIELE RUBINO

E' il tormentone di queste settimane: conoscere chi si nasconde dietro la categoria 'Altro' tra i vaccinati. Un dilemma che non è stato sciolto nemmeno oggi durante la doppia seduta dedicata al tema delle commissioni anti 'ndrangheta e sanità del Consiglio regionale. Il delegato al Covid Fortunato Varone, audito a Palazzo Campanella, ha detto che non tutte le Asp e aziende ospedaliere hanno inviato i dati nonostante la sua richiesta formale. Andare a fondo alla questione per capire se ci sono stati 'furbetti', o meglio 'favoriti' nella vaccinazione rispetto a quelle categorie prioritarie secondo il programma nazionale non è semplice. Vanno fatte delle avvertenze, nella categoria 'Altro' sicuramente sono ricompresi 'i soggetti fragili' che ovviamente sono fra le priorità del piano del commissario nazionale dell'emergenza che prevede poi la ripartizione per fasce anagrafiche: prima gli over 80 (già ricompresi nella Fase 1), poi gli over 70 (fra i 70 e i 79 anni), poi gli over 60 (fra i 60 e i 69 anni), poi gli under 60 con comorbilità e poi il resto della popolazione. Le uniche altre categorie 'prioritarie' al di fuori dei fragili e del criterio anagrafico sono poi: il personale scolastico e le forze armate. In Calabria si è sicuramente andati oltre allo schema nazionale: ad esempio - pur se non previsti nel piano nazionale- sono stati previsti i caregiver e i conviventi dei fragili, così come tramite una nota del commissario ad acta Guido Longo è stato sdoganato il personale degli uffici giudiziari e quelle Prefetture. Così come le griglie della Fase 1 sono state fin troppo estese, finanche agli studenti di medicina. Non è una colpa per questi aver ricevuto il vaccino ma resta il fatto che hanno beneficiato di una deroga 'calabrese' al piano nazionale. 

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I DATI DELL'ASP AGGIORNATI AL 1° APRILE- L'Asp di Catanzaro per fare luce sulla questione ha predisposto una relazione. I numeri sono aggiornati al 1° aprile (ad oggi il numero dei vaccinati è aumentato) e anche in questo caso non mancano le avvertenze. Il report del ministero della Salute si 'limita' al conteggio di sette categorie (molte delle quali della Fase 1): operatori sanitari, personale non sanitario, ospiti Rsa, over 80, forze armate, personale scolastico e altro. In realtà, le casistiche inglobate nella piattaforma di Poste Italiane (ad oggi l'unico strumento di prenotazione) sono trentuno. Dunque la categoria 'Altro' riportata sul sito del ministero è l'aggregazione di altre venticinque. In totale le dosi inoculate dall'Asp di Catanzaro sono (al 1° aprile) 35.256. Seguendo le sette categorie del ministero così suddivise: 8.711 agli operatori sanitari e socio-sanitari (il 24,7%); 2.100 al personale non sanitario (il 6%); 2.402 agli ospiti delle Rsa (6,8%); 14.175 agli over 80 (40,2%); 1.840 alle Forze Armate (il 5,2%); 1613 al personale scolastico (il 4,5%) e 4.415 Altro (il 12,5%).

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NELLA CATEGORIA ALTRO OLTRE IL 50% SONO I FRAGILI, MA RESTANO I DUBBI CON ANCORA UN 'ALTRO'- Cosa c'è in 'Altro'? In oltre il 50% dei casi ci sono soggetti fragili: 2.199 soggetto vulnerabile per patologia; 109 disabilità; 5 malattie neurologiche; 3 sindrome di Down e 3 fibrosi cistica. In totale sono 2.319 dosi. Il resto è un insieme di categorie, in alcuni casi le indicazioni (coniate dalla piattaforma) sono tutt'altro che chiarificatrici. Risultano: Altro (di nuovo) 969 dosi; Altra attività lavorativa a rischio 468; Staff strutture lungodegenza 245; convivente di soggetto ad alto rischio 150, detenuti 141, volontario del settore sanità 68, residenza in area a maggior rischio 18, nessuna indicazione 11, studente dell'area sanitaria 10, personale civile 9, donatori di sangue 4, frequenza comunità (asilo) 2 e anche una donna in gravidanza. Restano quindi ancora dubbi perché la parte preponderante della categoria 'Altro', al netto dei soggetti fragili, resta ancora 'Altro'. Così come andranno chiariti 'nessuna indicazione' e 'personale civile'. 

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