Vaccini in Calabria. Ecco il piano della Protezione civile per accelerare le somministrazioni

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  05 marzo 2021 20:13

di GABRIELE RUBINO

Non solo scuole. La riunione dell'Unità di Crisi regionale si è occupata di come accelerare sul fronte dei vaccini. La Calabria resta ultima per somministrazione delle dosi consegnate ed occorre un cambio di passo. Troppe le fiale che rimangono non utilizzate. Nel verbale dell'organismo composto dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, dal commissario Guido Longo, dal delegato al Covid Fortunato Varone e dagli specialisti Caterina De Filippo e Ludovico Abenavoli, si è assunto l'impegno che "le dosi vaccinali vengano richieste alla struttura commissariale nazionale, sulla base della distribuzione già predisposta a livello centrale. Una volta che le quantità di vaccini destinate alla Calabria giungono in sede, il delegato del soggetto attuatore comunica al commissario straordinario come bisogna procedere alla distribuzione tra le aziende sanitarie, secondo un criterio oggettivo di densità di popolazione, a meno che si verifichino situazioni particolari e contingenti che possano far variare tale criterio. Con il subentro del dipartimento di Protezione civile e con le insorgenze derivanti dall'apertura di ulteriori 32 punti vaccinali, il criterio sopra indicato andrà a variare per soddisfare tali ulteriori esigenze". Più avanti è emersa la necessità di aumentare i punti di stoccaggio, ma il dato principali è l'incremento dei punti vaccinali (ad oggi quelli individuati sono 78) di 32. 

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I NUOVI PUNTI VACCINALI, IL RUOLO DELLA PROCIV E I COSTI- I nuovi punti coincidono con i Comuni capofila dei distretti socio-assistenziali. Il piano di accelerazione della campagna vaccinale era stato messo a punto dal delegato al Covid Fortunato Varone. Sui 32 nuovi punti vaccinali, in una nota inviata prima della riunione di oggi, il dg della Prociv precisa che saranno sostenuti da un "team specificatamente dedicati, formati da 1 medico, 4 infermieri, 1 Operatore Socio Sanitario ed 1 supporto amministrativo reclutati mediante una manifestazione di interesse". "I tempi stimati per l’espletamento della selezione e la contrattualizzazione - precisa Varone- sono di circa 10 giorni. L’obiettivo è quello di effettuare 200 vaccini quotidiani per ogni centro, con un totale di 6.400 vaccini al giorno". Il costo di vaccinazione stimato nei nuovi centri è di 5 euro a somministrazione. I nuovi punti vaccinali si aggiungeranno ai 78 già individuati. Varone fissa l'obiettivo di "raggiungere un quantitativo di vaccinazioni comprese tra i 100 e 150 vaccinati quotidiani per punto, con un totale tra 7.800 e 11.700 al giorno". Fin qui siamo alle decisioni sostanzialmente avallate anche dall'Unità di Crisi. Ma il piano di Varone prevede incrementi di vaccinazioni anche su altri fronti. 

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MEDICI DI BASE E FARMACIE - Passando ai medici di medicina generale, che in questa fase si occuperanno dei vaccini agli over 80, il delegato al Covid fissa: "l’obiettivo di un numero di vaccinazioni compreso tra 10 e 20 al giorno che, moltiplicata per i circa 1.400 medici presenti sul territorio regionale, potrebbe consentire l’effettuazione di un numero compreso tra 14.000 e 28.000 vaccini quotidiani". E poi ci sono le farmacie. Varone rivela  una riunione, svolta il 3 marzo, con FEDERFARMA in rappresentanza di circa 600 farmacie dislocate in Calabria. Ipotizzando concretamente l’adesione di 400 sedi farmaceutiche e prevedendo l’effettuazione di 10 e 20 vaccinazioni quotidiane per sede, è ragionevolmente quantificabile l’ammontare compreso tra 4.000 ed 8.000 vaccinazioni al giorno. "A regime - stima ancora il dg della Prociv-, pertanto, attivando tutte le misure sin qui descritte, è possibile conseguire l’obiettivo di circa 32.200 vaccini al giorno, aumentabili fino a 60.500 qualora venissero raddoppiati i team da destinare ai 32 centri collocati presso i Comuni capofila dei rispettivi distretti socio-assistenziali".

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