"La proposta del Presidente facente funzioni Nino Spirlì, che prevede di anticipare la somministrazione del vaccino al personale della scuola, è stata oggetto di un confronto convocato con una riunione ad horas e che si è concluso nella tarda serata di ieri.
L'idea di anticipare il vaccino ci trova d'accordo; le modalità e i tempi per realizzarla no". Lo afferma Mimmo Denaro (Cgil Scuola).
"Abbiamo manifestato molti dubbi, a partire dalla necessità di dover chiudere le scuole per due settimane (periodo che riteniamo insufficiente per coprire tutti i lavoratori) non ne abbiamo compreso il senso e, soprattutto, l'attinenza. Tra l'altro, ad oggi, non ci risulta che per vaccinare i medici siano stati chiusi gli ospedali e né, crediamo, si chiuderanno le caserme per vaccinare le forze dell'ordine", continua Denaro.
"È importante, invece, avviare sin da subito una vasta campagna di adesione fra il personale con il supporto dell'amministrazione; convocare con urgenza un tavolo tecnico per organizzare al meglio e ridurre al minimo gli "effetti collaterali" derivanti da un'azione così complessa. Insomma, dire tout court: "c'è la possibilità di vaccinare in anticipo i docenti e gli ATA ma dobbiamo chiudere le scuole per due settimane" non ci è sembrato, pur apprezzando molto l'intento, un buon approccio. Ci siamo un po' arrabbiati, da entrambi i fronti, ma alla fine abbiamo convenuto che ci rivedremo fra meno di una settimana, e soprattutto con le idee più chiare, per definire meglio la proposta e auspicare una soluzione che stia bene a tutti", conclude il sindacalista.
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