"E' ormai insostenibile la situazione dei lavoratori del Cantiere di Rosarno dipendenti di Locride Ambiente, addetti alla raccolta rifiuti e spazzamento delle strade. Molte sono le criticità che in questi mesi abbiamo evidenziato, nella gestione degli Appalti pubblici, dove si registrano condizioni abbastanza palesi di insicurezza sia sulla Salute che sul reddito dei Lavoratori, che sono spesso gli unici a pagare le conseguenze di Bandi di Gara giocati sempre al risparmio". E' quanto si legge in una nota di Giuseppe Valentino per il coordinamento ISA e Patrizia Giannotta Segretario Generale Filcams CGIL Calabria.
"Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione - proseguono Valentino e Giannotta - delle maestranze dipendenti di Locride Ambiente, dopo aver segnalato più volte sia all'Azienda che alle Pubbliche Amministrazioni la mancata erogazione dei salari di marzo ed aprile 2020. Nonostante il comune di Rosarno abbia provveduto a saldare quanto di competenza alla Locride Ambiente per i servizi che i lavoratori hanno svolto in quel territorio, l'Azienda non ha ancora provveduto a saldare le spettanze dovute e non ha neanche dato cenno di volerlo fare".
"Una situazione, se ci si pensa, - si legge ancora sulla nota - ancora più grave in tempi di Covid 19, laddove lavoratori che hanno svolto onestamente il loro compito, non ricevono la giusta retribuzione per poter portare avanti dignitosamente la propria vita e quella delle loro famiglie. Lavoratori il cui unico sostentamento è il proprio lavoro, che non ricevono ammortizzatori sociali, poiché in forza, ma che sono più penalizzati di chi in questi mesi per via della Pandemia è stato costretto a non lavorare".
"Ci sembra paradossale, soprattutto se si aggiunge che spesso di lavora in condizioni precarie di Sicurezza, senza Dispositivi di Protezione Individuali adeguati, come succede per il cantiere di Rosarno dove, addirittura, le maestranze non hanno neanche uno spogliatoio dove potersi cambiare o igienizzare. Locride Ambiente Spa, azienda mista Pubblico-Privata, è caratterizzata per i continui reiterati ritardi nei pagamenti degli stipendi e per il mancato rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Lo stato d'agitazione del cantiere di Rosarno, a questo punto, - conclude la nota - ci pare un atto dovuto per chiedere il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori".
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