di VITTORIO PIO
A quasi 20 anni di distanza ancora si parla di quell'incredibile raduno che ci fu a Germaneto per il concerto gratuito di Vasco Rossi. Il Komandante ha sempre avuto un ottimo rapporto con il pubblico calabrese, sebbene con la crescita esponenziale della sua fama, le occasioni per sentirlo si siano sempre più diradate. Abbiamo sentito Ruggero Pegna, il promoter lametino che nella sua ultratrentennale attività ha messo a segno dei colpi realmente clamorosi: fu decisivo nonostante la convalescenza impegnativa, per la realizzazione di quell'indimenticabile 25 settembre del 2004
Vasco dal suo canale IG ha ricordato quel giorno, il sindaco Fiorita ha subito rilanciato offrendo disponibilità, ma come andarono realmente le cose che portarono a quel megaevento?
La realtà è quella che ho più volte ricordato. Nel marzo del 2004, tornato dal trapianto di midollo osseo con la voglia di lavorare su grandi progetti, mentre organizzavo il concerto di Elton John a Reggio pensai pure di fare una proposta economica al produttore di Vasco Rossi. Lui mi rispose subito, giudicando la mia offerta economica buona, ma informandomi che insieme a Vasco volevano realizzare un concerto a Reggio Calabria ad ingresso gratuito e televisivo. Sorpreso per l’eccezionale opportunità, gli chiesi cosa dovesse pagare il Comune di Reggio. Mi rispose che bisognava trovare un contributo di 350mila euro. Giudicando la cifra abbordabile per un evento così straordinario, chiamai Scopelliti, ma lui rispose che oltre al contributo già accordatomi per Elton John non aveva altre risorse. Così cominciai a spingere per Catanzaro, ricevendo risposta negativa, anzi chiedendomi di verificare per Gioia Tauro, dove avevo fatto la Sera dei Miracoli. Risposi che, in quel momento, non c’era interesse politico a finanziare un evento per Gioia Tauro e che l’unica possibilità da verificare era su Catanzaro. Chiesi aiuto a Wanda Ferro e Michele Traversa che inizialmente, presi dalla campagna elettorale per le provinciali, non mi diedero ascolto. Mi rivolsi all’assessore regionale al Turismo Pino gentile, ma lui non comprese la portata dell’evento. Cominciai da quale giorno a inviare messaggini quotidiani a Wanda Ferro, sperando che si convincesse. L’opera di stalking alla fine ebbe successo, le diedi il numero di telefono del produttore e lei riuscii a garantirgli contributo e ai lavori per rendere agibile l’area di Germaneto su cui effettuarlo. Il resto lo fece direttamente la produzione.
All'epoca Vasco era già un cantante affermatissimo, adesso è diventato una super-star con numeri da capogiro per quanto riguarda presenze e costi di produzione: assodata l'impossibilità di una riproposizione a Germaneto, dove potrebbe essere ospitato nel territorio catanzarese un suo concerto?
Ho organizzato Vasco nell’89 allo Stadio di Lamezia e nel ’93 allo Stadio di Catanzaro. Allora si lavorava a cachet, oggi a capienze. Oramai Vasco è quasi improponibile in Calabria, come Coldplay, U2 ed eventi simili. Per un loro concerto ci vuole uno Stadio o un’area perfettamente attrezzata in grado di ospitare minimo 50/60mila persone. E sempre se qualcuno garantisce incassi così alti. La Calabria è complessa. Ipoteticamente, a Lamezia ci sarebbe l’area utilizzata per la Messa di Papa Benedetto XVI, che ospitò circa 100mila persone, in zona non ne vedo altre idonee.
Com'è cambiato il mercato della musica dal vivo da quel momento a qui, ovvero negli ultimi 20 anni?
Nel 93, come ricorderai, il questore di Catanzaro mi vietò un concerto di Sting per motivi inesistenti di ordine pubblico e addirittura di inquinamento ambientale a sette giorni dall’evento. Lo spostai a Cosenza, ma ebbi danni enormi, nel silenzio di tutte le istituzioni. Cos’è cambiato? Oggi non potrebbe accadere, si rivolterebbero tutti. Un cambio di mentalità, quello che io stesso ho costruito negli anni, innanzitutto con i grandi eventi internazionali e televisivi. Poi, è cambiato il ruolo degli Enti Pubblici, a cominciare dalla Regione. I primi anni, quelli in cui portai Spanda Ballet, Santana, Tina Turner, lo stesso Sting, furono sorpresi dal nuovo fenomeno, osservavano. Quando ne capirono l’importanza anche per la loro immagine, iniziarono a collaborare. Oggi si sta avendo l’effetto contrario, con la polverizzazione di risorse su centinaia di cosette senza alcun significato propagandate come grandi eventi!”.
Quella alle spalle è stata l'ennesima stagione trionfale per Fatti di Musica; piccolo bilancio di quest'anno e cosa c'è all'orizzonte per il 2024?
Un altro anno con record di pubblico, anche se ogni anno è così! Questa 37° edizione ha superato ampiamente le 100mila presenze. Complessivamente, da quando è iniziata quest’avventura, in 37 anni ho calcolato oltre 3milioni di spettatori, e per la Calabria è davvero incredibile! E l’anno non è finito, sono in arrivo ancora grandi sorprese.
Il tuo sogno resta sempre organizzare un concerto di Springsteen?
Beh, il suo concerto, dopo aver realizzato Tina Turner, Elton John, James Taylor, Mark Knopfler e decine di altre popstar mondiali, è certamente un sogno, ma ogni anno arriva qualcosa di straordinario, come i Blues Brothers dello scorso luglio. I grandi nomi sono tanti e ancora ne mancano diversi all’appello!
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