Ventiquattro anni fa la tragedia del camping 'Le Giare', Bosco: "Dolore che il tempo non cancella"

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Gianmichele Bosco
  10 settembre 2024 10:00

 
di GIANMICHELE BOSCO*
 
Ci sono dolori che non possono spegnersi, che il tempo non cancella e che si ripresentano ogni volta puntuali, vivi e intensi. Ci sono fatti e circostanze che segnano per sempre la comunità e chi, quei fatti e quelle circostanze, ha vissuto direttamente o indirettamente, guardando negli occhi la tragedia. Soverato, Catanzaro, il nostro tratto di costa jonica, la gente che ci vive, non dimenticheranno mai quel dieci settembre del 2000. Mai potremo dimenticare i tredici morti del camping Le Giare, le dodici bare – perché un corpo non è stato mai più recuperato – gli amici che non ci sono più e quelli che insieme a tanti altri volontari si sono sfiancati per ore spalando il fango, scavando a mani nude, per strappare una speranza alla distruzione e al disastro. Questa sera tutto questo sarà testimoniato nella fiaccolata che attraverserà il centro storico di Catanzaro, promossa dall’Unitalsi, dall’Arcidiocesi e dall’Amministrazione comunale. Sarà reso l’omaggio composto che si deve alla memoria di quei morti. E il dolore si ripresenterà puntuale e vivo, reso ancora più acuto dalla consapevolezza che le lacrime non potranno colmare né il vuoto lasciato dalle perdite, né quello provocato da una giustizia negata a chi desiderava la serenità di una semplice vacanza ma venne inghiottito da un buco nero su cui nessuno ha saputo fare luce.
 
  *presidente del Consiglio Comunale
 

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