Ventura ('A Filanda): "524 giorni per una prestazione diagnostica sono davvero troppi"

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images Ventura ('A Filanda): "524 giorni per una prestazione diagnostica sono davvero troppi"
Giorgio Ventura
  07 settembre 2021 11:16

"“A Filanda” non è una associazione politica, tutt’altro, tra i nostri scopi c’è quello di impegnarci per rendere più bella la nostra città, più fruibile, non solo esteticamente e culturalmente, ma anche un luogo dove i servizi sono efficienti e immediati. Per questo quando un nostro associato, che evidentemente ha problemi di salute, ci informa che il nostro servizio sanitario regionale ha disposto la prenotazione per un esame clinico (seppur non di routine) dopo 524 giorni, cioè nel 2023, non possiamo esimerci dal rivolgere alcuni interrogativi ai responsabili del nostro sistema sanitario locale". E' quanto si legge in una nota di Giorgio Ventura, Presidente “A Filanda”.

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"Premesso che quando un utente si rivolge al sistema sanitario, non lo fa per diletto, - prosegue - ma sempre su richiesta di un medico, ci domandiamo, qual è il senso di eseguire una prestazione sanitaria un anno e mezzo dopo la richiesta? Ci piacerebbe, quindi, chiedere al Commissario Regionale della Sanità Dr. Guido Longo se è a conoscenza dei tempi lunghissimi previsti dalla nostra A.S.P. per eseguire alcuni esami. E, poiché siamo certi che non può non essere a conoscenza di tale stato di cose, ci piacerebbe anche chiedergli quali interventi sta attuando per ridurre i tempi di prenotazione degli esami clinici".

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"La stessa domanda la vorremmo rivolgere al signor Sindaco della Città di Catanzaro - ribadisce -.  che in quanto autorità sanitaria locale, con funzioni esplicitamente riconosciute dalla legge, ha tutto il titolo per sollecitare l’azienda sanitaria provinciale competente ad attuare le misure necessarie per garantire ai cittadini il diritto sacrosanto alla tutela della salute, richiamato esplicitamente dalla nostra Carta Costituzionale".

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"Anche al Signor Ministro della salute Roberto Speranza vorremmo chiedere se è a conoscenza delle disparità di trattamento alla quale sono soggetti i cittadini calabresi, perché siamo certi che, simili irragionevoli liste di attesa non sono comuni nella nostra nazione e ledono i principi di uguaglianza garantiti dalla costituzione. L’auspicio è che la prossima Giunta Regionale, - conclude - qualunque sia il colore politico che uscirà vincente dalle elezioni, affronti una volta per tutte il problema della sanità regionale calabrese e questo come impegno prioritario e inderogabile, perché come diceva l’economista Keynes nel lungo periodo “Saremo tutti morti”".

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