E’ iniziato il conto alla rovescia verso il tradizionale appuntamento con la Fiera del libro Gutenberg che, anche quest’anno, per l’edizione numero ventuno in programma dal 20 al 25 maggio, coinvolgerà una fitta rete di scuole del territorio calabrese negli incontri con autori di rilievo nazionale, contaminando anche le città con percorsi culturali diffusi.
Una suggestiva anteprima si svolgerà venerdì 3 maggio con i docenti e gli studenti del Liceo Classico Galluppi di Catanzaro – scuola capofila del progetto – che dialogheranno con il filosofo e saggista Massimo Cacciari. L’incontro, moderato da Massimo Iiritano, si terrà alle ore 15 nel salone Ameduri e partirà da una riflessione attorno al volume “Metafisica concreta”. Un’occasione speciale per la scuola di confrontarsi dal vivo con una grande personalità della cultura italiana, già deputato, europarlamentare, sindaco di Venezia, fondatore della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele e di alcune riviste di filosofia politica, che hanno segnato il dibattito dagli anni sessanta agli anni ottanta.
Cacciari sarà il primo di una lunga serie di ospiti chiamati a confrontarsi sul tema del Gutenberg 2024: Paure e speranze. Un filo conduttore che nella volontà del fondatore della rassegna, Armando Vitale, e della dirigente del Liceo Galluppi, Rosetta Falbo, richiama “le inquietudini legate alle pandemie, alle guerre, alle fragilità del mondo giovanile, a cui fanno da contraltare le speranze sottese ai valori della cultura, dell’inclusione e dell’accoglienza da condividere e praticare. Le paure non vanno esorcizzate, ma comprese e superate dalle ragionevoli speranze”.
Il libro di Massimo Cacciari indaga sulla Metafisica, una parola diventata una sorta di habitus del pensiero contemporaneo. Ripercorrendo le filosofie classiche e i grandi sistemi del razionalismo moderno, è possibile riscoprire ciò che di quel termine rimane inaudito: la tessitura che collega l’essente, in quanto osservabile e determinabile, allo s-fondo della sua provenienza e del suo imprevedibile avvenire. Questo mondo, e il soggetto che intende conoscerlo conoscendo sé stesso, il cui essere-possibile non si arrende al Muro dell’Impossibile, esigono di essere interrogati anche secondo una tale prospettiva. Metafisica concreta, dunque, come Florenskij, scienziato, filosofo e teologo, voleva intitolare l’opera che avrebbe dovuto concludere la sua ricerca. Filosofia e scienza possono in essa ritrovarsi ed esprimere insieme, in forme distinte e inseparabili, l’integrità e inesauribilità della vita dell’essente.
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