di STEFANIA PAPALEO
La data ancora non c’è, ma le trattative sono già frenetiche. Ci si avvicina ormai spediti alle prossime elezioni regionali in Calabria e lo scenario, rispetto a meno di un anno fa, è totalmente stravolto.
Se tragedie e scandali giudiziari hanno scombussolato il centrodestra, a stare sicuramente peggio è il centro-sinistra. Su questo fronte, infatti, salgono sempre di più le quotazioni di Nicola Irto, indicato come l’alternativa nonostante lo stesso abbia vestito i panni di presidente del Consiglio regionale nei 5 anni di giunta regionale targata Mario Oliverio, di certo non rimasta indenne da scandali e critiche. Disastrati in tutte le province, solo su Reggio hanno ottenuto una vittoria, che rafforza ulteriormente il sindaco Giuseppe Falcomatà. Ma la vera impressione è che il Pd sia totalmente distratto e non abbia particolarmente a cuore le elezioni calabresi. Forse meglio giocarsi qualche carte sulle amministrative in altre città piuttosto che impiccarsi in Calabria. Nei 5 Stelle prevale ancora la guerra fra bande e non si sa quale prevarrà.
Passando al centrodestra, troviamo Forza Italia molto indebolita, tanto che già si dice che sarà costretta a imbarcare qualcuno per provare a fare qualche eletto. Dilaniata a Cosenza, capitolata a Catanzaro, umiliata a Reggio Calabria, è proprio nella Città dello Stretto che si consuma la doppia anima della Lega che, da una parte, registra una disfatta nella città di Reggio, ma dall’altra compie un capolavoro politico nel collegio di Francesco Cannizzaro con la vittoria clamorosa di Roy Biasi. Ben poco sembra, invece, aver combinato nella provincia di Cosenza, complice una latente alleanza tra Forza Italia e PD con il contributo di Orsomarso, facendo il pieno, invece, nelle province di Catanzaro e Vibo Valentia, tra consiglieri comunali e sindaci eletti, passando per la presidenza della Comunità del Parco delle Serre, Melania Carvelli, e dal commissario della Sorical, Cataldo Calabretta. E’ proprio la Lega, dunque, quella che esce più forte dalla debacle di Forza Italia.
Fratelli d'Italia, invece, è capitolo a parte. La crescita a livello nazionale non corrisponde a una crescita a livello regionale, nonostante la presenza forte di Wanda Ferro, messa a dura prova dall’arresto del consigliere regionale, Domenico Creazzo, e dall'indipendentismo del consigliere comunale di Cosenza, Luca Morrone, tanto che in molti pare non si ricandideranno.
C'è poi l'outsider Carlo Tansi pronto a raccogliere il malcontento dell'antipolitica. L'ex responsabile della Prociv pare non voglia condividere il proscenio con nessuno. Dimostrazione ne è l'infanticidio flash dello stesso Tansi su un progetto di coalizione civica più allargata a Tesoro Calabria.
Tirando le somme, insomma, si può dire che la Lega, a sorpresa, si ritrova con la presidenza nelle mani del facente funzione Nino Spirlì, una enorme visibilità, una struttura territorialmente comunque esistente e con il grandissimo vantaggio di non essersi “macchiata”. Acciaccata, ma in piedi, dunque, in un turbolento 2020 che, nel giro di un mese, ha visto lo scenario capovolgersi, con un epilogo ancora tutto da scrivere.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736