“La situazione sociale e occupazionale della Calabria è giunta ad un punto forse irreversibile. Mentre la nostra terra va al macero per inadeguatezza di molta della nostra classe dirigente e per una politica fortemente sbilanciata a favore del nord del Paese che ci nega risorse e sviluppo, la strana alleanza di governo tra una forza di ispirazione democratica ed una di chiara matrice padronale, diffonde linguaggi e valori utili solo ad acuire le distanze tra nord e sud dell’Italia. Le politiche proposte sono lontane da qualsivoglia realismo e gravemente demagogiche. In nessun documento dell’agenda di governo esistono la parola ‘lavoro’ e ‘Sud di Italia’ ed il linguaggio che impera nei nostri telegiornali configurano una sorta di pensiero unico, intriso di rancore e risentimento, di uni contro gli altri. Di destra contro sinistra, di nord contro sud”.
E’ quanto afferma Fabio Guerriero, già candidato al consiglio regionale e componente del coordinamento regionale del Pd Calabria.
“L’Italia è sull’orlo di una drammatica disgregazione sociale e, ancor peggio, culturale ed a pagare il prezzo più alto di tale situazione è la nostra Calabria non rappresentata nella compagine di Governo – afferma ancora Guerriero -. È diventata perciò urgentissima e indispensabile un’iniziativa politica che contribuisca a una discussione su chi può e deve affrontare una situazione di tale disastrosa portata. I partiti di Governo hanno la responsabilità di fare il primo passo e di lanciare una proposta di conduzione regionale che sia di superamento degli steccati ideologici, oggi incomprensibili, e che diano alla Calabria una guida forte, autorevole e soprattutto scevra dal condizionamento affaristico”.
Secondo Guerriero: “Per fare ciò vi è la necessita che il M5S chiarisca definitivamente se è solo forza di opposizione demagogica e populistica o se è maturata al punto da divenire forza di governo. Deve compiere, quindi, le scelte che gli competono in tema di collocazione europea, di modernizzazione del Paese, di selezione della classe dirigente, tutte cose che tardano a venire. Il PD, dal canto suo, deve dismettere le vesti di partito cuscinetto e rilanciare una forte politica di coesione del Paese che parte dal riscatto del Sud. L’occasione, in Calabria, ci viene date dalle prossime regionali, anticipate a causa della prematura scomparsa della presidente Santelli”.
“Questo è il momento delle scelte. Prosegua il PD sulla strada tracciata a gennaio di quest’anno e completi il rinnovamento della classe dirigente. Utilizzi questa ulteriore prova di appello aprendosi alla migliore società calabrese che non aspetta altro di dare fiducia a chi incarna coraggiosamente i valori riformisti, ignoti ai penta stellati, e dialoghi fattivamente con chi, con la sola forza delle proposte, ha intercettato in solitaria un dignitoso 8% ed oggi si è radicato in ampie aree della nostra terra – conclude Fabio Guerriero -. Il PD ha ancora pochi giorni per imboccare la giusta via della trasparenza e della partecipazione. Se ciò non avverrà saremo in tanti, amministratori, quadri dirigenti e giovani democratici che, come me, vengono chiamati (usati) solo in occasione delle elezioni ad intraprendere strade diverse in quanto non più disponibili a concedere ulteriore delega di rappresentanza a chi elettoralmente ci ha portato ai minimi storici e politicamente non è in grado di rappresentare ne le nostre istanze ne il bisogno di riscatto della nostra terra”.
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