di ENZO COSENTINO
Non c’è da stare tanto…allegri e tranquilli in FI per quanto concerne il capoluogo di regione e provincia. I problemi non mancano sulla strada della riorganizzazione del partito azzurro, se pur visti in una dimensione più complessiva. Cioè regionale. E alla sistemazione di un nuovo volto del Partito sta lavorando, con molta discrezionalità, il coordinatore regionale, sen. Giuseppe Mangialavori. Il quale, recentemente, è dovuto intervenire, per evitare “fraintendimenti politici”, nella polemica Tallini-Spirlì, precisando che il consigliere regionale ha “parlato e scritto” a titolo personale e che il Tallini-pensiero sull’operato del presidente f.f. non rispecchia la posizione di FI.
E’ evidente che su Mangialavori incombe la responsabilità politica oltre che organizzativa di una campagna elettorale regionale. Che tanto FI quanto gli altri partner del centrodestra (Lega e FdI) dicono di voler vincere alla…faccia del centrosinistra e del tandem Tansi-De Magistris. Una competizione, però, questa volta meno “passeggiata elettorale” della altre. Perché la politica calabrese, tutta, si è convinta che saranno sempre di più i calabresi con gli occhi aperti sulle dinamiche che i partiti metteranno in…pista. Quindi sono vietati i bluff.
Tornando alla situazione di FI, una delle prime mosse strategiche potrebbe essere il commissariamento del Partito per Catanzaro e provincia. Una decisione che potrebbe subire un’accelerazione, anche per gli accadimenti degli ultimi giorni. In testa a tutti il “caso” verificatosi nel gruppo consiliare azzurro di Palazzo de Nobili e nel Partito, con l’abbandono dell’una e dell’altra postazione della consigliera Roberta Gallo (capogruppo e transitata, almeno al momento, nel “misto”). Commissario, quindi, dietro l’angolo, per FI catanzarese. Da dove arriverà? Potrebbe anche essere un argomento già all’attenzione dei vertici romani del partito. Su proposte - riteniamo - del coordinatore regionale. Sarà un mediatore per evitare che le frizioni interne diventino laceranti, perché altrimenti per FI sarebbe più difficile stare da pari a pari con gli altri partner della coalizione. Coalizione che, giorno dopo giorno, diventa sempre di più a trazione FdI, che sbandiera significative adesioni nelle sua fila.
Interessante la corsa fra il partito della Meloni e la salviniana Lega per conquistare la leadership. FdI in Calabria cresce - lo confermano i sondaggi, che non sono “verbo” ma comunque dati da analisi socio-politica -, gli altri due partiti, invece, accusano defezioni. Quelle del partito azzurro magari controbilanciate da recenti arrivi (il gruppo ex Lega). Anche la Lega deve far fronte alle defezioni (Catanzaro e Crotone). Quanto a candidature, blindate le ricandidature per la circoscrizione centro degli uscenti Filippo Mancuso e Pietro Raso. Ma avviato anche un lavoro di contatti per qualche “recupero” di chi ha lasciato il Movimento.
Colpi di scena sono attesi sempre in chiave elettorale nell’area di centrosinistra. Salterà decisamente l’accordo con i 5Stelle. Il partito pentastellato affronterà la competizione regionale in piena autonomia, anche se non poche sono le difficoltà per scegliere il candidato presidente.
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