Riceviamo e pubblichiamo l'appello con cui l'Arcidiocesi di Crotone-S.Severina chiede che possa essere affrontata la situazione dei lavoratori dell'Abramo Customer Care SpA.
"In questo momento di grave disagio dovuto alla pandemia di Covid19 sentiamo forte il grido di disperazione dei 1200 lavoratori della sede di Crotone della società Abramo Customer Care S.p.A. che si sommano a quello dei quasi 1800 lavoratori calabresi, in agitazione da mesi per il futuro incerto del loro posto di lavoro.
In un territorio ridotto ai margini come il nostro, l’azienda Abramo Custome Care S.p.A. ha rappresentato e rappresenta un importante presidio di speranza e di coesione sociale, perché in questi anni ha garantito a tante famiglie attraverso un lavoro onesto e dignitoso, l’unica fonte di sostentamento. Chiuderlo significherebbe consegnare questo nostro territorio ancora di più alla povertà e alle economie illegali e mafiose! Apprendiamo dalla stampa che in queste ore l’Azienda Abramo Customer Care S.p.A. ha assicurato il
pagamento degli stipendi di marzo e ribadito la volontà di salvare il ramo d’azienda che pur rischia di andare all’asta.
Riteniamo, però, di non poter distogliere lo sguardo da questa situazione, fino a quando non sarà presentato un
piano di rilancio serio e dettagliato per questo ramo d’azienda che ad oggi, nonostante stia continuando a fatturare guadagni, ha importanti commesse in scadenza che non sono state rinnovate e la spada di Damocle del tribunale di Roma che ne dovrebbe certificare la liquidazione. Insieme ai lavoratori chiediamo che nella riunione indetta presso il comune di Crotone venerdì 2 Aprile si possa prendere in considerazione l’offerta di acquisto presentata dalla System House nella persona del sig. Agostino Silipo e che la stessa sia valutata con scrupolosità dalle parti sociali per assicurare una piana tutela di tutte le unità lavorative.
Segnaliamo con convinzione l’opportunità di coinvolgere i lavoratori, finora esclusi, nelle decisioni che determinano le sorti dell’azienda, perché crediamo che nessuna operazione finanziaria sia legittima e moralmente corretta se non pone la difesa del capitale umano sopra le logiche e gli interessi del capitale finanziario (cfr. Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 55). È di notevole gravità quanto i lavoratori stanno denunciando in questi mesi: di essere stati messi al corrente delle decisioni dell’Azienda senza un dibattito e
un coinvolgimento effettivo, ma solo tramite giornali ed email.
Con i lavoratori dell’Abramo Customer Care S.p.A. intendiamo chiedere ai Sindaci di Crotone- CatanzaroCosenza, ai presidenti di provincia di Crotone, Catanzaro e Cosenza, al Presidente della Regione Calabria sig. Nino Spilì e al presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Mario Draghi, di creare le condizioni migliori per permettere la risoluzione di questa crisi che non può essere pagata solo ed esclusivamente dai lavoratori che anche in questi mesi, nonostante l’incertezza, hanno continuato a fare la propria parte, onorando l’impegno lavorativo e garantendo il fatturato all’azienda.
La comunità diocesana consapevole che “noi credenti abbiamo la responsabilità storica di piantare e coltivare semi di speranza nei nostri contesti di vita” (dal Messaggio per la Pasqua 2021 del nostro padre Arcivescovo) intende accompagnare fino in fondo i suoi figli nella difesa del loro posto di lavoro e sosterrà proposte e possibili iniziative rivolte a dare risposte concrete a questo cruciale problema".
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