“Un sistema che ti utilizza, ti sfrutta e ti getta quando non servi più è crudele e profondamente ingiusto. È purtroppo questa la storia dei lavoratori precari dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Duecento lavoratori, duecento persone con famiglie e parenti a carico, come se nulla fosse ora non servono più. Improvvisamente, alcuni di questi, saranno purtroppo soltanto i primi, si sono visti recapitare una lettera di licenziamento. A molti altri arriverà nei prossimi giorni. A fronte di tutto questo sarebbe auspicabile l’intervento del governo, una volta insediato, per dare risposta a persone che non sono invisibili. È da giorni che protestano congiuntamente all’Usb per far valere i propri diritti sociali. A loro va il mio pieno sostegno con la rassicurazione che mi avranno al fianco in qualunque forma di protesta organizzeranno per far sentire la propria voce a livello nazionale. Se l’Italia vuole cambiare e se si vogliono abbattere le differenze bisogna intervenire sulle politiche del lavoro garantendo un lavoro stabile ed eliminando tutte quelle normative che negli ultimi anni hanno agito solamente nel nome del profitto. Basta precari, basta drammi sociali”.
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