"Vessazioni psicologiche al personale di Polizia non vaccinato", la denuncia di Scalzo (Cosap) al Ministero dell'interno

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images "Vessazioni psicologiche al personale di Polizia non vaccinato", la denuncia di Scalzo (Cosap)   al Ministero dell'interno
Sergio Scalzo, segretario nazionale Cosap
  07 dicembre 2021 10:45

Il  segretario generale nazionale del Cosap - Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia - Sergio Scalzo  ha scritto una lettera al Ministero dell'Interno per denunciare le vessazioni psicologiche ai danni del personale non vaccinato e richiedendo allo stesso tempo  un intervento urgente.

La lettera:

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"Ill.mo Signor Capo della Polizia, numerosissime sono le segnalazioni che stanno pervenendo alla Segreteria Nazionale COSAP, in riferimento a vere e proprie vessazioni psicologiche sui luoghi di lavoro, in danno del personale della Polizia di Stato che non ha aderito alla campagna vaccinale per il COVID 19. La misura è ormai colma e un suo autorevole intervento risulterebbe indefettibile per restituire diritti e dignità ai suoi uomini.

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La scrivente OS COSAP non vuole certamente polemizzare con la Ill.ma SV per questo TSO di Stato, racchiuso nel decreto-legge 26 novembre 2021, n.172, che di fatto mortifica l’individuo, relegandolo con stringenti ed indecenti restrizioni, in un angolo della società, bollato come untore e privato di una libertà inalienabile che è intrinseca proprio nell’essere individuo. Quando tutto ciò avviene all’interno degli Uffici di Polizia assume una connotazione ancora più marcata e grave.

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Sembrerebbe (il condizionale è solo di forma) che il personale in servizio non vaccinato verrebbe convocato di persona da parte di funzionari, Dirigenti e da colleghi dei vari Uffici servizi/personale o telefonicamente a casa nel caso che fosse fisicamente assente a vario titolo, con il palese intento di indurre/obbligare detto personale ad aderire, quanto prima, all’imminente obbligo vaccinale. Se ciò rispondesse al vero sarebbe oltremodo grave e perseguibile sotto numerosi aspetti. I colleghi segnalano che le argomentazioni utilizzate, al fine di persuaderli alla vaccinazione, siano incentrate su varie tematiche che spaziano dalla negazione di legittimi istituti ad improvvisi cambi di mansioni, da settore operativo a settore burocratico interno, salvo che gli stessi non presentino una dichiarazione dove fosse già fissata/pianificata la data della vaccinazione.

A parere della scrivente OS COSAP sembra surreale che Questori, Dirigenti di Compartimento, Dirigenti di Sezioni e chiunque rivesta ruoli apicali all’interno della nostra Amministrazione possa diramare direttive, seppur verbali, che costituiscono vero e proprio mobbing, che si estrinseca mediante vessazioni psicologiche in danno dei colleghi, rei di non essersi vaccinati.

La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che: “costituiscono mobbing le vessazioni psicologiche verso il dipendente, pure nel caso in cui non siano intenzionali, dolose, o attuate sistematicamente”.


Ill.mo Signor Capo della Polizia la scrivente OS COSAP le chiede di verificare quanto sopra esposto e qualora corrispondesse al vero di intervenire con decisione e fermezza e perseguire eventualmente chi avesse abusato dei doveri del proprio ufficio e di adottare i relativi provvedimenti disciplinari a qualsiasi livello. Giova mentovare che la Ill.ma SV nella circolare n°555/I-DOC/Area /C/DIPPS/FUN/CTR/4558-21 del 13-10-2021 precisava che: “la mancanza del green pass non deve costituire motivo per destinare ad altro incarico o ufficio il dipendente” e che si è ancora in attesa della circolare esplicativa del D.L.172/2021, per cui nessuno è legittimato ad assumere iniziative sui generis, persecutorie e discriminatorie ai danni del personale della Polizia di Stato.

Infine, Ill.mo Signor Capo della Polizia, la scrivente OS COSAP si sente disgustata nel dover registrare quotidianamente lo “sfogo” di numerosi poliziotti che si sentono “minacciati” dai loro stessi colleghi e non da pericolosi criminali.  

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