Via libera al bilancio della Legacoop Calabria. La direzione regionale, guidata dal presidente Lorenzo Sibio, alla presenza dei vice presidenti Claudio Liotti e Maurizio De Luca, e del direttore Maurizio Stasi, si è riunita nella sede regionale di via Fares 78 a Catanzaro – e in collegamento in remoto sulla piattaforma Google Meet - per fare il punto sulla situazione del mondo cooperativo in regione dopo il lungo periodo di lockdown, approvare il bilancio, parlare della proposta nel nuovo calcolo della contribuzione associativa e discutere delle iniziative in itinere, a partire dall’assemblea del settore agroalimentare e pesca che si terrà domani alle 9.30.
“La cooperazione durante l’emergenza Covid ha risposto in maniera forte in tutto il territorio nazionale – ha esordito il presidente Sibio – in ogni regione ed in ogni comune dando prova del suo grande valore. Dall’emergenza Covid abbiamo imparato sicuramente tanto: di come siamo vulnerabili, ma anche di come il nostro modello di impresa si presenti dinamico e flessibile, adattandosi rapidamente ai cambiamenti economici e sociali”. Crisi e tecnologia sono apparsi, dunque, come due fattori che probabilmente rimarranno presenti nel percorso di Legacoop. “Tra i primi contributi che possiamo offrire c’è quello della diffusione della cultura della sostenibilità come criterio essenziale e costitutivo di ogni azione economica e di mercato e di ogni decisione di politica economica – afferma ancora il presidente Sibio -. Tra gli obiettivi da perseguire: diffondere la cultura della sostenibilità al fine di orientare le scelte dell’impiego delle risorse provenienti dal MES, dal Recovery Fund, dalla nostra programmazione regionale, che siano coerenti con le prospettive di crescita”. Sibio ha evidenziato, parlando di sanità e cure, quando sia fondamentale rafforzare il sistema sanitario e pensare ad un nuovo piano sanitario regionale per la Calabria. Approfonditi anche i temi delle infrastrutture materiali ed immateriali e soprattutto sociali in settori strategici come l’Agroalimentare e il Patrimonio culturale.
Tanto il lavoro svolto in questi mesi: dall’accompagnamento e la consulenza alle cooperative per le domande di Cig e Fis, alla sottoscrizione di accordi sindacali regionali e territoriali per la Cig e la Fis; avviato il percorso di formazione proposto dalla Fondazione Pico. Tanti gli incontri intrapresi, come quello per il partenariato economico e sociale e quello con l’assessore Gallo per parlare della riforma del welfare. Da riprendere e rilanciare, sicuramente, il confronto con l’assessore Orsomarso con la richiesta dell’istituzione di una nuova consulta per la cooperazione, e la ripresa della discussione della nuova proposta di legge sulla cooperazione.
Il vice presidente Liotti ha anticipato i criteri di preparazione dell’assemblea regionale del settore Agroalimentare e della Pesca che si terrà domani, spiegando che “è stata messa in piedi una squadra. Non parliamo di un settore marginale, anzi: abbiamo presenze significative. Arriviamo a questa assemblea con le ipotesi di gruppo di lavoro messo in campo per l’assunzione di responsabilità e funzioni”.
Il vice presidente De Luca ha, invece, illustrato la proposta del nuovo calcolo della contribuzione associativa, “una proposta formulata con l’intento di dare risposte il più possibile eque per tutte le cooperative”. Il periodo preso in esame è quello dal 2012 alla fine del 2019 al fine di determinare una sorta di sanatoria per consentire a più cooperative possibile il raggiungimento della regolarità contributiva.
Il bilancio è stato illustrato dal direttore amministrativo, Maurizio Stasi che ha sottolineato come “è proseguito anche nell'esercizio 2019 lo sforzo economico sostenuto da Legacoop Calabria”
Nella relazione si è cercato di tracciare un quadro sintetico, ovviamente non esaustivo, delle attività portate avanti da un’organizzazione “impegnata a realizzare un percorso di cambiamento e di adeguamento delle proprie funzioni e del proprio modo di lavorare, per rispondere al meglio alle esigenze delle imprese, e riaffermare l’utilità del modello cooperativo per una economia ed una società più eque ed inclusive. È un lavoro che dobbiamo proseguire – afferma Stasi -, con sfide nuove che ci pone di fronte la crisi attuale, conseguenza della misure adottate per contrastare l’emergenza sanitaria. Sostenibilità, partecipazione, responsabilità, resilienza sono i nostri valori che, dopo averci accompagnato nella gestione dell’emergenza, dovranno sostenere l’impegno che ci viene richiesto per il futuro”.
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