Un ampio cortile, una chiesa, un teatro. Poi un laboratorio di panificazione, un’aula scolastica, una biblioteca e una postazione di informatica. Non e` un centro ricreativo ne´ un oratorio. Siamo nell’Istituto Penale per Minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro. Non “ce sta o’ mar’ for’” - come recita l’ormai nota sigla della fortunata serie Rai - bensi` lo stadio “Nicola Ceravolo”.
Siamo, dunque, nella zona nord della città, qui sorge l’IPM del capoluogo, tra le cui mura non sono semplicemente rinchiusi alcuni ragazzi: ci sono storie, emozioni, pensieri, paure, incertezze, rabbia, voglia di riscatto. L’attenzione suscitata dalla serie televisiva “Mare Fuori” ci spinge a varcare quei muri e raccontare la realtà che si annida in questi istituti di detenzione, sperando di poter lasciare nei giovani che tanto si sono legati alle storie di Carmine, Filippo, Ciro, Naditza, Rosa, una consapevolezza maggiore di quanto difficile possa essere affrontare un percorso frutto di scelte e azioni sbagliate fatte in un’età ancora poco matura per comprenderne le conseguenze [...]
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