Il gup di Vibo Valentia ha condannato alla pena di 21 anni e al pagamento di 6mila euro di ammenda, Giuseppe Carnovale, di 50 anni, di Vibo Valentia, per l'omicidio dell'ex cognato Massimo Ripepi, di 42, avvenuto il 21 ottobre del 2018 nella frazione Piscopio.
All'imputato è stata anche comminata la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell'interdizione legale per la durata, oltre al risarcimento del danno alle parti civili, madre e sorella della vittima, rappresentate dall'avvocato Nicola Lo Torto.
La pena inflitta è stata anche superiore di quella chiesta dal pm: 18 anni. Alla base dell'uccisione di Ripepi ci sarebbero state le violenze dell'uomo nei confronti della moglie e dei figli che già gli erano valsi un precedente tentativo messo in atto da un altro figlio, appena un anno prima, a Vibo.
L'autore del delitto, titolare di un'attività commerciale, si era consegnato ai carabinieri, accompagnato dal proprio legale di fiducia, dopo tre giorni dal fatto assumendosi la paternità del gesto.
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