Vibo Valentia. Denunciati 23 "furbetti" del reddito di cittadinanza: fra loro anche mafiosi

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  03 aprile 2021 06:56

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nell’ambito dell’attività finalizzata a verificare la regolarità della fruizione del c.d. “reddito di cittadinanza”, introdotto dal decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4., ha richiesto ed ottenuto dall’Ufficio GIP del Tribunale di Vibo Valentia l’emissione di un sequestro preventivo finalizzato a sottoporre a vincolo reale le somme di denaro indebitamente percepite da parte di soggetti residenti nella provincia di Vibo Valentia.

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L’indagine ha evidenziato come 23 soggetti, residenti nella provincia di Vibo Valentia, hanno indebitamente percepito il sussidio economico rendendo false dichiarazioni all’atto della richiesta, ovvero omettendo di comunicare informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca entro i termini previsti, durante l’erogazione del beneficio.

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Il sequestro, per un totale di euro 80.672,53, eseguito in data odierna da personale della Sezione di PG – Aliquote Carabinieri e Guardia di Finanza,  dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e dalle Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia, è stato notificato ai soggetti ritenuti responsabili del reato di cui all’art. 7 decreto-legge 28 gennaio 2019 n.4, i quali avevano richiesto ed ottenuto il sussidio economico.

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Più in particolare, è stato rilevato che i beneficiari, all’atto di presentazione della domanda o durante l’erogazione del beneficio stesso, avevano omesso di comunicare di essere sottoposti a misura cautelare personale, anche a seguito di convalida dell’arresto o del fermo.

Tra gli indagati figurano soggetti che all’atto dell’inoltro della domanda alla sede dell’INPS o comunque durante l’erogazione del beneficio, erano stati sottoposti a misure cautelari personali per reati particolarmente gravi, quali associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, rapina, violazione di norme in materia di armi, sostanze stupefacenti ed atti persecutori.

 

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