
Condannato dal Tribunale di Vibo Valentia a 4 anni e 6 mesi di reclusione Francesco Barba, indagato per il reato di concorso in intestazione fittizia di beni, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa del clan Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia. Assolto nello stesso processo Vincenzo Barba: il fatto non sussiste.
Per consentire l’elusione delle disposizione di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale, Francesco e Vincenzo Barba avrebbero infatti attribuito fittiziamente a Ancuta Nechita, Mihail Nechita, Bruno Barba, Giuseppe Scardamaglia, tutti imputati nel processo, le quote della società cooperativa “Euro Bulding 2” risultata, di fatto – ad avviso della Procura della Repubblica– nella disponibilità dei Barba. Tutti assolti, per prescrizione (dovuta all'esclusione dell'aggravante del metodo mafioso che ha dimezzato i termini di prescrizione) o perché il fatto non sussiste, tranne Francesco Barba.
Sono difesi dall'avvocato Diego Brancia.
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