La Cassazione ha confermato la sentenza della seconda sezione centrale della Corte d’Appello della Corte dei Conti dichiarando inammissibile il ricorso proposto da Leoluca Greco, dipendente della Provincia di Vibo Valentia e assistente di cantiere per la Tangenziale Est, nonché direttore dei lavori per la messa in sicurezza della collina sovrastante la strada e soggetto che ha certificato l’ultimazione delle opere.
Si tratta di una delle opere pubbliche più importanti della città di Vibo Valentia, con la Corte dei Conti che ha quantificato il danno il quasi tre milioni di euro condannando il direttore dei lavori al pagamento di 315.000 euro in favore della Provincia di Vibo Valentia, oltre rivalutazione monetaria e interessi legali, per il danno derivante dalla sua attività di messa in sicurezza della Tangenziale est di Vibo Valentia, opera definita in sentenza dai giudici contabili come “inadeguata, fallimentare ed inutilizzabile”. Ad oltre 2 milioni ed 800mila euro di risarcimento è stato invece condannato altro dipendente della Provincia di Vibo deceduto lo scorso anno. L’opera pubblica – mai terminata – ha causato la devastazione di un’intera collina posta fra il castello di Vibo Valentia e l’abitato di Stefanaconi. Il danno erariale inizialmente ipotizzato dalla Procura della Corte dei Conti ammontava a 7,5 milioni di euro.
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