I finanzieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia, nell’ambito di un più ampio dispositivo di prevenzione dell’indebito utilizzo del sistema finanziario, hanno eseguito un controllo, nei confronti di un compro oro, finalizzato ad accertare il rispetto della disciplina antiriciclaggio, comminando sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di € 16.000 ad un massimo di € 160.000.
Le investigazioni, svolte dagli investigatori della Guardia di Finanza, mirano a contrastare l’eventuale esercizio delle attività di “compro oro” per finalità illecite, quali, ricettazione di merce oggetto di furto, il riciclaggio di denaro di dubbia provenienza, nonché attività di investimento nei c.d. beni rifugio che possono garantire alle organizzazioni criminali una stabilità di valore nel tempo.
In particolare, i finanzieri del Gruppo di Vibo Valentia, hanno accertato ben 320 violazioni, nei confronti di un operatore economico in circa un anno di attività commerciale, tra cui anche l’estinzione del conto corrente dedicato all’attività di “compro oro” per i pagamenti pari o superiori ai € 500.
L’intervento eseguito esprime l’ampiezza della missione istituzionale che il decreto legislativo n. 68 del 2001 affida alla Guardia di Finanza, nel cui solco si colloca la tutela dell’economia legale. L’impegno della Guardia di Finanza di Vibo Valentia mira, come sempre, a garantire una leale competizione tra gli operatori economici del territorio vibonese, reprimendo quelle condotte che, oltre a ledere la concorrenza, possano agevolare la commissione di reati tra i quali quelli di riciclaggio
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