Vicenda Lpu/Lsu, Sergi: "Il rispetto della dignità dei lavoratori al centro di una buona politica di gestione delle risorse umane"
Il consigliere comunale Danilo Sergi
11 agosto 2022 10:43
"Il rispetto della dignità dei lavoratori, dei loro titoli di studio, ma soprattutto delle competenze acquisite devono essere al centro di una buona politica di gestione delle risorse umane. Voglio esprimere la mia solidarietà come Consigliere Comunale del M5S a favore degli ex Lpu /Lsu in servizio presso i Dipartimenti della Regione Calabria, in merito all’interrogazione del Capogruppo in Consiglio Regionale Amalia Bruni che ha avuto la sensibilità di far emergere questa grave situazione che si trascina da anni.
Come si legge nel testo inviato al Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto viene evidenziata la storia di questi sfortunati lavoratori che nel 2008 vengono stabilizzati nei ruoli con categoria B, pur possedendo titoli di studio universitari e competenze acquisite negli anni".
Così, in una nota, il consigliere comunale Danilo Sergi.
"Oggi molti di questi lavoratori sono andati in pensione senza avere un giusto riconoscimento in quanto per loro il Dipartimento Personale della Regione Calabria, non ha versato la quota contributiva ai fini pensionistici; cosa veramente fuori da ogni logica di rispetto delle principali regole del dipendente pubblico.
Si parla tanto di valorizzazione delle competenze dei ruoli acquisiti ma chiedo al Presidente della Regione Roberto Occhiuto cosa realmente è stato fatto per questi ex lavoratori Lpu/Lsu, oggi nei ruoli regionali che ricoprono mansioni superiori pur essendo di categorie B. Sarebbe opportuno fare un’anagrafe di questi dipendenti con le loro competenze titoli di studio e procedere ad una verticalizzazione all’interno della macchina regionale; credo che non esistono figli e figliastri tutti hanno la loro dignità e storia.
In questi mesi è stata avviata una ricognizione dei precari all’interno della regione con un bando per stabilizzarne venti in base alla Legge Madia, perché non è stato aperto all’esterno, perché verso questi lavoratori ormai quasi alla pensione non si avvia un processo di valorizzazione e inquadramento riconoscendo le competenze acquisite negli anni.
Questo sarebbe un valore aggiunto ma anche saper riconoscere una corretta gestione del personale senza mortificare la dignità di quasi trecento unità di personale.