Vicenda TIS, la posizione di Felsa CISL

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  03 giugno 2025 14:49

«La Felsa Cisl Calabria segue con attenzione l’evoluzione del confronto istituzionale sul tema della stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale. Siamo consapevoli delle difficoltà tecniche e finanziarie che molti Comuni stanno affrontando, ma riteniamo che la strada da percorrere non possa essere quella di ridurre il monte ore settimanale sotto una soglia che garantisca dignità, sicurezza e un reddito minimo sostenibile per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti», dichiara il segretario generale della Felsa Cisl Calabria Gianni Tripoli, secondo cui la soglia delle 18 ore settimanali, pur non essendo stabilita da una norma nazionale, è stata sin dall’inizio assunta come parametro minimo di riferimento secondo gli impegni assunti nei confronti istituzionali, per garantire un trattamento equo e per evitare il paradosso di contratti peggiorativi rispetto all’attuale sussidio.
«Abbassare questa soglia – spiega Tripoli – significherebbe non solo disattendere gli impegni assunti, ma anche compromettere la sostenibilità del percorso di stabilizzazione nel suo complesso. È un tema che riguarda non solo il reddito individuale, ma anche la parità di trattamento tra i lavoratori dei diversi comuni e la credibilità dell’intero impianto costruito in questi anni con fatica».
La Felsa Cisl Calabria ribadisce che la vera emergenza non si risolve comprimendo diritti e aspettative, ma rafforzando il confronto istituzionale e individuando risorse adeguate a livello nazionale, così come avvenuto in altri settori del lavoro pubblico e precario.
«Il nostro obiettivo – conclude Tripoli –  resta quello di accompagnare ogni tirocinante verso un contratto adeguato, duraturo e rispettoso dei diritti dei lavoratori».

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