Villa Torano, il Codacons chiede alla Santelli la rimozione del dg Belcastro: "Seppelliti il principio di uguaglianza e di imparzialità della Pubblica Amministrazione"

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images Villa Torano, il Codacons chiede alla Santelli la rimozione del dg Belcastro: "Seppelliti il principio di uguaglianza e di imparzialità della Pubblica Amministrazione"
Francesco Di Lieto
  17 aprile 2020 22:26

La vicenda di "Villa Torano" con le rivelazioni de La Nuova Calabria sull'acquisizione dei tamponi e dei dispositivi di protezione individuale dei referenti della Medical Sport Center su disposizione del dipartimento Tutela della Salute (LEGGI QUI), fa indignare il Codacons. Il vicepresidente nazionale dell'associazione dei consumatori Francesco Di Lieto scrive al presidente della Regione Jole Santelli chiedendo la rimozione del dg Antonio Belcastro. Di seguito la nota integrale.

"Spiace dover tornare sulle vicende che riguardano il Dott. Antonio Belcastro. Non bastava l’incredibile confusione sull’affaire “Domus Aurea”, che ci aveva spinto a chiedere di rimuovere il Dirigente per manifesta incapacità. Non bastavano nomine ed incarichi francamente imbarazzanti. In queste ore abbiamo avuto autorevole conferma che non solo il principio di uguaglianza, ma anche quello di imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione, in Calabria sono stati seppelliti. Nella nostra Regione le regole valgono per chi non tiene santi in paradiso. Forse non si tratta di una novità, ma che a ricordarcelo sia il massimo rappresentante della Sanità Calabrese è, francamente, imbarazzante.

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Caro Governatore, forse a Germaneto non arrivano le disperate invocazioni del personale sanitario che implorano Asp e Dipartimenti regionali, per avere quegli strumenti obbligatori di protezione, per fronteggiare il diffondersi del virus e tutelare l’utenza. Se avesse l’amabilità di rispondere, caro Governatore, Le potremmo documentare una gestione umiliante delle risorse in Calabria nonché lo stato di abbandono in cui si trovano a combattere tantissimi operatori sanitari. Sotto accusa non soltanto la sciocca sicumera con la quale il massimo rappresentante della Sanità Calabrese ha rassicurato su come la regione fosse “pronta per l’emergenza”, ma anche l’aver colpevolmente abbandonato il personale sanitario, lasciandolo a combattere senza alcuna protezione. Per non parlare delle condizioni dei presidi territoriali, e di come sono costretti ad operare i MMG ...

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In tutto questo - comprenderà - dover apprendere che si può accedere ai locali della Protezione Civile Regionale e ritirare (come fosse un supermercato) centinaia di mascherine, guanti, camici monouso, tamponi… è avvilente. Perché si tratta esattamente di quei presidi che vengono negati a medici ed infermieri. Mentre si consegnano agli amici se profferiscono la parola d’ordine:
“Mi manda Belcastro”.Se non riusciamo, almeno proviamo a fingere di essere un paese serio. Finanche un bambino si renderebbe conto che quanto accaduto è di una gravità inaudita. Un uso personale della cosa pubblica esercitato senza alcuna vergogna, senza il
benché minimo pudore. Un privato che accede ai locali della Protezione Civile Regionale per fare incetta di dispositivi di protezione individuale e di tamponi… e il tutto avviene con una sfrontatezza che sconfina nell’arroganza. Il Dott. Poggi, da parte sua, ammette candidamente che rifarebbe tutto. Sarebbe il caso di rammentare - e confidiamo che la magistratura abbia a chiederne conto - di come abbiamo a che fare con un virus ad altissima contagiosità (una bomba biologica) eppure questo signore prende tamponi,
come se fosse “roba sua”, li trasporta dove gli pare senza che il nostro Dirigente si preoccupi minimante di nulla. Non si chiede l’attivazione di una unità di biocontenimento. Nulla di nulla … lo manda Belcastro !

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Per il resto, evidentemente, garantisce Poggi: trasporto e quant’altro. Non vogliamo pensare cosa poteva accadere se si fosse rotta una provetta o eliminata in modo non corretto. A marzo scrivemmo, signor Presidente, che questa gestione “fantozziana”
condita da un palese disprezzo per la salute di ospiti e personale, è la cartina di tornasole dell’approssimazione che impera in Calabria.
Tuttavia ha ritenuto di lasciare al suo posto il Dott. Belcastro. Ora la misura è colma e - dovrà convenire - i Calabresi non meritano tutto
questo.Alla luce di quanto sopra, ci auguriamo che Ella voglia disporre l’immediata rimozione del Direttore Generale del Dipartimento Tutela della Salute per «manifesta incapacità». Caso contrario vorrà dire che quei poveri medici ed infermieri privi di strumenti
di protezione potranno accedere ai locali della Protezione civile e approvvigionarsi a piacimento… anche se non li manda Belcastro.
Caro Governatore, dimostri di avere a cuore la salute dei Cittadini e provveda, senza alcun indugio, a rimuovere il predetto Dirigente.
In urgente attesa di riscontro".

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